Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha cercato di incolpare il governo Obama per l’attuale carenza di tamponi per il coronavirus.
Il presidente USA, Donald Trump, durante un meeting con diversi dirigenti di compagnie aeree tenutosi alla Casa Bianca, ha incolpato il precedente governo Obama per la carenza di test per il coronavirus.
Un tentativo di giustificare i ritardi nella messa a disposizione dei tamponi per gli staff sanitari. Va ricordato che un mese era stato lo stesso Trump a minimizzare l’emergenza coronavirus negli Stati Uniti.
Pochi test per il coronavirus, Trump incolpa Obama
Durante un incontro con alcuni dirigenti di varie compagnie aeree per discutere l’impatto economico del coronavirus, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha parlato dello scarso numero di test in possesso del personale sanitario. Queste le sue parole:
Il governo Obama ha preso una decisione sui test in passato che in questo momento ci sta ostacolando e per questo abbiamo deciso di annullarla. Ora i controlli potranno essere effettuati in modo più preciso e rapido
Secondo quanto riportato dal New York Times, Trump avrebbe fatto riferimento a una normativa che andava a limitare le capacità dei laboratori statali, delle università e delle aziende private di effettuare test non approvati dalla Food and Drug Administration. A confermarlo il vice presidente, Mike Pence che ha ribadito:
“Il governo precedente aveva permesso all’FDA di controllare test del genere , impedendo lo sviluppo di controlli come quelli che stiamo effettuando ora”.
Tuttavia la CNN citando un consigliere del senatore repubblicano, Lamar Alexander, ha spiegato che il governo Obama ha sì proposto controlli più stringenti sui test ma ha specificato anche che le modifiche non sono mai state approvate.
La vera ragione alla base della carenza di test per il coronavirus, secondo ProPublica, sarebbe stata la scelta del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di sviluppare e distribuire il proprio kit piuttosto che utilizzare quello consigliato dall’OMS. Tra l’altro, i tamponi del CDC non hanno funzionato neanche troppo bene, segnalando come positivi dei campioni che contenevano virus diversi dal COVID-19.
Le parole di Obama e la situazione negli USA
Barack Obama non ha risposto alle accuse del suo successore ma si è limitato a inviare un messaggio alla popolazione, predicando calma. Sul proprio profilo Twitter ha scritto:
“Proteggete voi stessi e la vosta comunità dal coronavirus utilizzando il buon senso e le precauzioni: lavatevi le mani, rimanete a casa se malati, seguite le direttive del Centers for Disease Control and Prevention e quelle delle autorità sanitarie locali”.
I casi di contrazione del coronavirus negli Stati Uniti continuano ad aumentare. Al momento se ne contano 158, con 11 vittime complessive. Il governo sta mettendo in campo tutte le misure del caso per prevenire che l’epidemia si allarghi in modo esponenziale. Nelle ultime ore, la Camera USA ha dato l’ok per lo stanziamento di 8 miliardi per fronteggiare l’emergenza. Lo stesso Trump aveva chiesto 2,5 miliardi in aiuti e ha accolto la notizia con piacere su Twitter:
Congress has agreed to provide $8 Billion to fight Coronavirus! This means @CDCgov, @HHSGov, and @DHSgov will have the resources they need to Keep America Safe and keep the risk to workers and families very low. This is great news for our Health, our Economy, and our Nation!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 4, 2020
© RIPRODUZIONE RISERVATA