Coronavirus: differenze tra isolamento e quarantena

Martino Grassi

11/03/2020

Quali sono le vere differenze tra quarantena e isolamento? Ecco cosa cambia tra i due provvedimenti imposti agli italiani per limitare l’epidemia di coronavirus.

Coronavirus: differenze tra isolamento e quarantena

Da quando è scoppiata l’epidemia di coronavirus si sente sempre più parlare di quarantena e isolamento. Questi due termini spesso vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà sono due provvedimenti medico sanitari diversi tra loro. Se anche voi vi state chiedendo qual è la differenza tra quarantena e isolamento, per chi è prevista l’una o l’altra misura, qui di seguito vi spieghiamo cosa sono e i modi in cui risultano efficaci nel piano anti-coronavirus.

Coronavirus, quarantena e isolamento: che differenza c’è

La quarantena o “contumacia” indica una misura sanitaria che prevede la segregazione obbligatoria di una o più persone all’interno delle proprie abitazioni o nei presidi ospedalieri per un periodo stabilito dai medici che generalmente corrisponde all’incubazione del virus o dell’agente patogeno. Nel caso del coronavirus l’incubazione è di circa 14 giorni, ma la quarantena di città e comunità può durare anche di più (Wuhan, epicentro del Covid-19, inizia a riaprire in questi giorni dopo un mese e mezzo).

La quarantena viene attuata per prevenire i contagi e la diffusione di alcune malattie pericolose o altamente contagiose. L’isolamento invece prevede la reclusione di uno o più pazienti infetti da malattie altamente contagiose all’interno dell’abitazione o dell’ospedale, con l’obiettivo di limitare la diffusione del patogeno a persone non infette.

Cos’è la quarantena

La quarantena prevede un isolamento forzato di una o più persone e ha l’obiettivo di limitare la diffusione ed il contagio di una particolare patologia all’interno di uno specifico territorio.

Il termine quarantena nasce nel 300 durante l’epidemia di peste che colpì l’Italia e veniva attuata per i marinai che arrivavano a Venezia. i navigatori non potevano scendere dalle imbarcazioni per un periodo di 40 giorni. Oggi la quarantena ha una durata variabile che corrisponde al periodo di incubazione della malattia che si cerca di contrastare ed è stabilita dalle autorità sanitarie.

Come specificato dal Ministero della Salute nella circolare del 133/1998 “Misure di profilassi per esigenze di sanità pubblica: provvedimenti da adottare nei confronti di soggetti affetti da alcune malattie infettive e nei confronti di loro conviventi o contatti” questo tipo di provvedimento ha l’obiettivo di limitare e bloccare la catena di trasmissione della malattia.

Cos’è l’isolamento

L’isolamento prevede l’allontanamento di uno o più pazienti infetti dalle persone non contagiate. L’isolamento è una misura coatta volta a ridurre la diffusione delle infezioni o di alcune particolari patologie. La necessità di attuare questo provvedimento varia in base alla pericolosità di questa patologia.

In ambito medico si distinguono due tipologie di isolamento:

  • spaziale: che prevede lo spostamento di un singolo paziente all’interno di una stanza e la persona non può avere contatti con nessuno;
  • di coorte: con cui più pazienti affetti dalla stessa patologia o infezione vengono messi all’interno di una stessa stanza.

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