Il presidente dell’ISS ha parlato della seconda ondata di contagi da coronavirus, che senza i dovuti accorgimenti da parte di Governo e cittadini potrebbe arrivare prima del previsto.
“Seconda ondata di coronavirus? In termini teorici potremmo averla anche tra un mese”, le parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in merito all’ipotesi che il virus possa nuovamente abbattersi sull’Italia in futuro.
Dietro la strategia di Governo per l’allentamento graduale del lockdown annunciata ieri dal premier Giuseppe Conte c’è proprio la volontà di evitare uno scenario del genere.
Ipotesi più realistica è invece quella del ripresentarsi della COVID-19 in autunno, eventualità per il quale le istituzioni dovranno farsi trovare preparate. Vediamo nel dettaglio il parere dell’ISS sulla questione.
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ISS: “Seconda ondata di coronavirus possibile anche tra un mese”
Ieri il premier Giuseppe Conte ha esposto il piano del Governo per l’ingresso del Paese nella Fase 2. Un allentamento graduale delle restrizioni e un primo alleggerimento del lockdown. Il nuovo DPCM trasuda prudenza, per scongiurare nuovi pericolosi focolai e una seconda ondata di contagi da coronavirus. La decisione di non riaprire le scuole fino a settembre e di limitare ancora gli spostamenti dei cittadini portano in questa direzione.
Proprio a questo proposito è intervenuto ai microfoni di Repubblica il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ricordando che senza il rispetto delle misure di sicurezza la COVID-19 potrebbe mettere nuovamente in ginocchio l’Italia “in termini teorici anche tra un mese”. Per il momento, quindi, il consiglio del’ISS è quello di tenere ancora alta la guardia.
Ciò su cui gli esperti sembrano concordare è invece un ritorno del virus praticamente certo in autunno e senza una preparazione adeguata le conseguenze potrebbero essere ancora peggiori di quelle che stiamo subendo attualmente.
Il coronavirus tornerà in autunno?
Un’opinione condivisa da molti esperti è che una seconda ondata potrebbe verificarsi con l’arrivo dell’autunno. In attesa di vaccino efficace per contrastarlo, bisognerà continuare a rispettare il distanziamento sociale e le accortezze che abbiamo imparato a seguire in queste settimane. Le uniche armi contro il ‘Nemico Invisibile’ saranno ancora queste.
Con la stagione influenzale inoltre sarà complicato distinguere la COVID-19 da malattie con sintomi simili, sarà fondamentale una campagna di vaccinazione rigorosa (la Regione Lazio ha reso obbligatorio il vaccino anti-influenzale da settembre).
Questa la soluzione prospettata da Brusaferro per non farsi trovare impreparati:
“Il brutto tempo farà stare le persone in luoghi confinati, aumentando i rischi. Per questo intanto andrà fatta una campagna di vaccinazione molto efficace contro influenza e altre patologie per evitare che questa malattia si confonda con quella da coronavirus”.
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