A cosa serve davvero l’Ivermectina, il farmaco consigliato per le terapie domiciliari contro il Covid-19? Secondo l’Ordine dei medici è pericoloso, ma soprattutto è inutile.
È ormai di qualche giorno fa la notizia dell’email inviata ai medici sardi contenente i nuovi protocolli per cure domiciliari dei pazienti Covid-19. Un passaggio di questa email ha fatto letteralmente rizzare i peli a tutti i medici: l’utilizzo di Ivermectina per curare il Covid-19.
L’Ivermectina non è sicuramente un farmaco adatto alla cura del Covid-19, non solo perché è un antiparassitario e utilizzato principalmente sugli animali, ma anche per via degli effetti collaterali gravi che questo provoca. Inoltre non ci sono studi a favore del suo utilizzo contro il Covid-19, al contrario esistono numerose prove di avvelenamento da Ivermectina negli Stati Uniti.
Ma allora, se è così pericoloso, perché è stato consigliato da un’email girata direttamente ai medici della Sardegna e perché qualcuno lo sta utilizzando in autonomia? Domande semplici, ma risposte ben più complicate. Cerchiamo di sciogliere qualche nodo.
Ok a terapia domiciliare con Ivermectina, ma i medici si lamentano
La Regione Sardegna, insieme alla firma del responsabile della Centrale operativa per il coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie territoriali ha inviato un’email a tutti i medici. In questa email veniva dato l’ok a un nuovo protocollo di cura domiciliare nel quale erano evidenziati alcuni farmaci sospetti.
Le cure domiciliari per pazienti Covid-19 descritte nell’email non sarebbero le stesse del Ministero della Salute, ma soprattutto i farmaci consigliati per la terapia non sono stati approvati dall’EMA (Agenzia europea per i medicinali), dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e neanche dalla FDA (Food and Drug Administration).
Dopo le polemiche sollevate dai medici, che avrebbero dovuto visitare e prescrivere questi farmaci fuori etichetta, il responsabile dell’email ha corretto il tiro e ha fatto sapere che l’email era di carattere informativo e non prescrittivo.
Che cos’è l’invermectina?
Ottimo, il Covid-19 si può curare a casa in forma preventiva ed evitare così che la malattia si aggravi. Ma, come ha fatto sapere la Food and Drug Administration tramite Twitter: “Non siete cavalli. Non siete mucche. Davvero, smettetela tutti quanti”. L’FDA si riferiva all’uso dell’Ivermectina come terapia contro il Covid-19.
Non ci sono studi che riconoscono i risultati dell’utilizzo di tale farmaco su pazienti positivi al Sars-CoV-2, ma soprattutto un uso sconsiderato può causare danni gravi al sistema neurologico e motorio.
L’Ivermectina infatti è un farmaco antiparassitario e antielmintico (per i vermi intestinali) che ha poco a che fare con il virus in circolazione. Se ne fa grande uso nel campo veterinario per curare dirofilariosi in cani, gatti, cavalli, bovini, bufalini e suini, per questo FDA ha risposto in maniera tanto insolita su Twitter alla pratica di avvelenamento degli americani.
Infatti più che curare il Covid-19 l’Ivermectina causa effetti collaterali tipici di un avvelenamento. I Centers for Disease Control and Prevention americani hanno segnalato casi di avvelenamento cinque volte maggiori rispetto a prima della pandemia.
Perché viene utilizzato contro il Covid-19?
Purtroppo l’uso diIvermectina è ampiamente discusso nei gruppi “no vax” e contro la cosiddetta dittatura sanitaria. È considerato un farmaco “non corrotto” dal giro di affari nato intorno alla pandemia. L’idea deve essere saltata fuori dopo la lettura di alcuni studi, non propriamente accreditati, che vedono l’Ivermectina come potenziale agente antivirale contro il virus chikungunya e la febbre gialla.
Perché non dovrebbe essere utilizzato contro il Covid-19?
L’utilizzo dell’Ivermectina è limitato contro i parassiti, come i pidocchi e l’essere umano deve usarlo con dosaggi molto bassi. Abusarne o usarlo senza ricetta medica comporta rischi molto gravi. Tra le controindicazioni si leggono alti livelli di tossicità che causano danni al sistema nervoso. Le conseguenze sono:
- atassia
- perdita di controllo dei muscoli
- impossibilità a camminare
- battito cardiaco accelerato
- arrossamenti, lacrimazioni o dolori oculari
- febbre
- vesciche o desquamazioni (se usato in forma di crema)
- nausea e vomito
L’Ordine dei medici consiglia una sola terapia efficace
A dare l’allarme all’arrivo dell’email è stato l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri delle province di Cagliari e Oristano. Tra questi Goffredo Angioni, responsabile del reparto Malattie Infettive di Cagliari, ha preso le distanze dal contenuto dell’email e risposto:
La terapia anti SARS-CoV-2 che io consiglio è solamente quelle approvata ufficialmente dal Ministero della Salute italiano. Diffido chiunque dall’affiancare il mio nome a qualsiasi altro protocollo terapeutico.
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