Consiglio di Stato: cos’è, come funziona e a cosa serve

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26/01/2024

Il Consiglio di Stato è un organo molto importante che controlla gli atti amministrativi e funge da secondo grado di giudizio: ecco funzioni e composizione.

Consiglio di Stato: cos’è, come funziona e a cosa serve

Il Consiglio di Stato rappresenta un pilastro fondamentale del sistema giuridico, svolgendo un ruolo di consulenza e giurisdizione cruciale per la corretta applicazione del diritto amministrativo nel nostro Paese. Si sente, non a caso, molto spesso parlare delle sentenze del Consiglio di Stato e dell’impatto di esse sulla struttura lega italiana.

Ma quali sono tutte le sue funzioni? Come è composto e amministrato? Scopriamo insieme perché sono così importanti le sentenze del Consiglio di Stato, qual è il suo ruolo nel controllo della legittimità e della correttezza degli atti amministrativi e come funge da secondo grado di giudizio per le decisioni del Tar.

Cos’è il Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato è il massimo organo “di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione pubblica” (art. 100, comma 1, Cost.) e, al contempo, svolge una funzione consultiva nei confronti del governo. Indipendente da esso per Costituzione. Ciò rende l’istituzione un pilastro fondamentale nella tutela dei diritti dei cittadini e nella corretta applicazione del diritto amministrativo.

Inoltre, il Consiglio di Stato è un organo che funge da secondo grado di giurisdizione nell’ambito della giustizia amministrativa. Ma non sempre le sue funzioni sono state le medesime di oggi. Si tratta, infatti, di un’istituzione consultiva e giurisdizionale che ha radici profonde nella storia italiana. Fondata nel 1831, assumeva originariamente un ruolo puramente di consulenza per il governo. Nel corso degli anni, ha attraversato varie fasi evolutive, assumendo progressivamente funzioni più attive nel sistema legale del nostro Paese. La sua attuale configurazione è frutto di una lunga evoluzione giuridica, delineando uno statuto cruciale che ne definisce le funzioni e i poteri.

Cosa dice la legge

Composizione e funzioni del Consiglio di Stato sono sancite dall’articolo 100 della Costituzione, che ne prevede anche la posizione di terzietà rispetto alla Pubblica Amministrazione all’articolo 103.

Il Consiglio di Stato è composto da un Presidente generale, dai Presidenti di sezione e dai Consiglieri, nominati con decreto del Presidente della Repubblica, ed ha la sede istituzionale a Roma, presso Palazzo Spada.

A cosa serve il Consigli di Stato: tutte le funzioni

La funziona del Consiglio di Stato è quella di verificare la legittimità e la correttezza formale degli atti amministrativi emanati dal Governo centrale e dalla singole Regioni, su iniziativa del privato cittadino che si ritiene danneggiato.

È importante distinguere il suo ruolo da quello dei Tribunali Amministrativi Regionali (Tar): mentre questi ultimi si concentrano sulle questioni regionali, il Consiglio di Stato ha una giurisdizione nazionale. Il Tar opera in primo grado, mentre il Consiglio di Stato in secondo, assumendo la funzione di controllo e garantendo l’osservanza delle leggi e dei principi costituzionali.

Attribuzioni consultive

La legge attribuisce al Consiglio di Stato diverse funzioni consultive, sia di carattere facoltativo che obbligatorio. In pratica, il Consiglio di Stato si pronuncia con pareri circa la regolarità e la legittimità degli atti amministrativi dei Ministeri, del Governo e anche degli organi Regionali.

I pareri facoltativi, in genere, vengono richiesti dalle pubbliche amministrazioni quando lo ritengono opportuno e non sono mai vincolanti. Infatti, il richiedente può sempre discostarsene ma deve fornire un’adeguata motivazione. I pareri richiesti dalle Regioni si considerano sempre facoltativi.

Invece, il Consiglio di Stato emette pareri obbligatori e vincolanti per:

  • l’emanazione degli atti normativi, ad esempio i regolamenti regionali o del Governo;
  • l’emanazione dei Testi unici (raccolte di norme che disciplinano una determinata materia);
  • le decisioni sui ricorsi al Presidente della Repubblica;
  • l’approvazione delle convenzioni predisposte dai Ministeri.

Attribuzioni giurisdizionali

Il Consiglio di Stato ha funzioni giurisdizionali, ma limitate agli atti della Pubblica Amministrazione. Secondo l’ordinamento italiano, il Consiglio di Stato è considerato il giudice di secondo grado della giustizia amministrativa; quindi, opera come se fosse una specie di Corte d’Appello per le decisioni emessa dai TAR delle singole Regioni.

In tale sede, il Consiglio di Stato si pronuncia con un giudizio di ottemperanza, ovvero il giudizio teso ad ottenere che una PA (Pubblica Amministrazione) si conformi a quanto stabilito dal giudice ordinario o dallo stesso Consiglio.

Le decisioni del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale sono ricorribili per Corte di Cassazione ma esclusivamente per motivi inerenti la giurisdizione.

Composizione del Consiglio di Stato

Il Consiglio di Stato è un organo complesso, formato dal Presidente, dal Presidente aggiunto, dai Presidenti delle singole sezioni (che sono 15) e da 72 Consiglieri di Stato.

Il Presidente del Consiglio di Stato viene scelto dal Presidente del Consiglio dei ministri in accordo con il Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa e, infine, nominato con decreto del Presidente della Repubblica.

Gli altri posti sono coperti come segue:

  • la metà ai consiglieri del TAR che ne fanno domanda e che abbiano almeno 4 anni di esperienza;
  • un quarto ai professori universitari in materie economico-giuridiche ed avvocati iscritti all’Albo delle giurisdizioni superiori, nominati con decreto del Presidente della Repubblica previo parere del Presidente del Consiglio e del Consiglio di presidenza amministrativa;
  • un quarto con concorso pubblico per titoli ed esami.

Il concorso pubblico per il reclutamento del personale del Consiglio di Stato è riservato a:

  • magistrati dei TAR con almeno un anno di anzianità;
  • magistrati ordinari e militari con almeno quattro anni di anzianità;
  • magistrati della Corte dei Conti;
  • avvocati dello Stato con almeno un anno di anzianità;
  • funzionari della carriera direttiva del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati con almeno quattro anni di anzianità;
  • funzionari delle Pubbliche Amministrazioni con qualifica dirigenziale.

Sentenze del Consiglio di Stato: come si svolgono le deliberazioni

Le sentenze del Consiglio di Stato hanno un impatto significativo sulla giustizia amministrativa italiana. L’organo emette decisioni di grande rilevanza, influenzando la prassi e la futura interpretazione della legge. Esaminare alcune delle sentenze storiche del Consiglio di Stato permette di comprendere il suo ruolo cruciale nella definizione dei confini giuridici e nell’assicurare una giustizia amministrativa equa.

Le deliberazioni del Consiglio di Stato avvengono nel seguente modo:

  • è richiesta la presenza di almeno quattro consiglieri della sezione, in caso di deliberazioni delle sezioni consultive;
  • è richiesta la presenza di almeno quattro consiglieri della sezione più il Presidente di sezione, in caso di deliberazioni delle sezioni giurisdizionali.

Il privato cittadino può ricorrere al Consiglio di Stato o sotto forma di appello alla sentenza emessa dal Tribunale di primo grado oppure sotto forma di reazione individuale ai provvedimenti della PA, quando sono ritenuti contrari alla legge.

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