Zone gialle, spostamenti, vaccino obbligatorio, super green pass: ecco una guida per tutti i cambiamenti attesi dalla prossima settimana, precisamente da lunedì 6 dicembre.
La prossima settimana, quella che per intenderci ha inizio lunedì 6 dicembre, sarà molto importante visto che ci sono diversi cambiamenti sul fronte restrizioni, con novità anche per il mondo del lavoro.
Il decreto del 24 novembre scorso introduce diverse modifiche alla normativa attuale: la data del 6 dicembre 2021, quindi, è da segnare in rosso sul calendario.
Ma cosa cambia davvero? Abbiamo deciso di sintetizzare le novità introdotte dall’ultimo decreto - ma non solo - in 5 punti (più uno); ecco a cosa dobbiamo prestare attenzione a partire dalla prossima settimana e con un occhio alle feste di Natale.
COSA CAMBIA DAL 6 DICEMBRE
1) Cosa cambia dal 6 dicembre: green pass rafforzato in zona bianca e gialla
Dal 6 dicembre, già a partire dalla zona bianca, diventa obbligatorio il green pass rafforzato per accedere a determinati servizi. Nel dettaglio, quello che è stato chiamato anche come “super green pass”, rilasciato solamente a seguito di vaccinazione o di guarigione avvenuta da meno di 6 mesi, sarà necessario per accedere a:
- Spettacoli
- Eventi sportivi
- Ristorazione al chiuso
- Feste e discoteche
- Cerimonie pubbliche
I suddetti servizi, dunque, dal 6 dicembre 2021 diventano vietati ai non vaccinati, con multe che vanno dai 400 ai 1.000 euro per chi non rispetta tale regola.
2) Cosa cambia dal 6 dicembre: green pass per salire sui mezzi pubblici
Altra novità, introdotta sempre dal decreto legge del 24 novembre, è quella che dal 6 dicembre impone l’obbligo del green pass su tutti i mezzi pubblici, anche quando si resta in ambito comunale. Metro, autobus, tram e non solo: il green pass, sarà sufficiente quello ordinario, servirà anche per i treni regionali.
Per quanto riguarda le sanzioni, resta salva la regola per cui coloro che accedono senza certificazione verde nei servizi dove questa è richiesta devono pagare una multa che va da un minimo di 400 a un massimo di 1.000 euro.
3) Cosa cambia dal 6 dicembre: più controlli per il green pass
Nel contempo il Ministero dell’Interno ha previsto un piano di rafforzamento dei controlli. In particolare, nelle prime due settimane di validità del green pass rafforzato e delle nuove regole sul green pass i controlli saranno a tappeto.
Successivamente, in pieno periodo delle festività natalizie, i controlli dovrebbero essere a campione; anche perché si tratta di verificare giornalmente milioni di persone, obiettivo alquanto impossibile da portare a termine.
4) Cosa cambia dal 6 dicembre: in zona arancione spostamenti vietati ai non vaccinati
Visto l’andamento dei contagi non è da escludere che ci possano essere delle regioni che passeranno presto non solo in zona gialla, ma persino arancione. A tal proposito, qui vale quanto stabilito dal decreto del 24 novembre per quel che riguarda gli spostamenti: le limitazioni previste si applicano solamente per i non vaccinati, dunque per coloro che sono sprovvisti di super green pass.
Per gli altri niente coprifuoco, come pure non ci sarà l’obbligo di restare nel territorio del proprio Comune.
5) Cosa cambia dal 6 dicembre: le regioni in zona gialla
Essendo un lunedì, poi, il 6 dicembre ci potrebbe essere il cambio colore di alcune regioni in base a quanto risultato dal monitoraggio settimanale ISS. Ad oggi è in zona gialla solamente il Friuli Venezia Giulia, ma dalla prossima settimana si dovrebbe aggiungere a questa l’Alto Adige.
Ma in vista del Natale, sono diverse le regioni che rischiano il cambio di colore.
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6) Cosa cambia a dicembre: obbligo vaccinale al lavoro
Dicembre è un mese importante per molti lavoratori. Dal 15 dicembre (e non dal 6 in questo caso), infatti, in alcuni ambiti il green pass non sarà più sufficiente per lavorare. Nonostante l’obbligo del super green pass non sia stato esteso al mondo del lavoro (qui alcuni chiarimenti a riguardo), per ulteriori categorie di lavoratori - oltre a quelle già previste - viene introdotto un vero e proprio obbligo vaccinale. Ci riferiamo a:
- personale amministrativo della sanità
- docenti e personale amministrativo della scuola
- militari
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria), personale del soccorso pubblico.
Il vaccino diventa obbligatorio per esercitare attività lavorativa nei suddetti ambiti. Senza, quindi, non si potrà neppure lavorare in smart working. I non vaccinati saranno dunque sospesi, con relativa perdita della retribuzione, fino a quando non effettueranno almeno la prima dose di vaccino (fermo restando che - per adesso - la sospensione non può comunque andare oltre la data del 31 dicembre 2021).
Ricordiamo che per chi lavora senza vaccino le multe previste sono le stesse di quelle previste oggi per l’obbligo del green pass sui posti di lavoro: si va, dunque, da un minimo di 600 a un massimo di 1.500 euro.
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