Caso Bibbiano, aumentano gli indagati e i capi d’accusa. Facciamo chiarezza su cosa è successo veramente, qual è il ruolo degli assistenti sociali, del sindaco e della onlus Hansel e Gretel.
Cosa è successo veramente a Bibbiano? Quali sono i personaggi coinvolti e che fine faranno i minori dati in affidamento?
Queste sono solo alcune delle domande che in questi giorni affollano il web; infatti, da quando lo scorso 27 giugno è ”scoppiato” il caso dei bambini di Bibbiano, la confusione è molta.
Per farla breve, a Bibbiano, piccolo comune in provincia di Reggio Emilia, grazie all’inchiesta “Angeli e Demoni” , le Forze dell’Ordine hanno scoperto un vero e proprio traffico di affidi di minori: in pratica i servizi sociali segnalavano falsi abusi per far togliere i minori dalle famiglia originarie e affidarli ad altre.
Al momento, la procura sta lavorando a 70 fascicoli ma restano ancora molti punti da chiarire. Innanzitutto il numero di indagati, che ad oggi sono 29, ma che potrebbero aumentare e, in secondo luogo, il ruolo del sindaco della cittadina - Andrea Carletti - e sul presunto coinvolgimento del Pd.
Nell’occhio del mirino anche il Centro Hansel e Gretel, onlus specializzata nel recupero dei minori che hanno subito abusi sessuali. Facciamo chiarezza sull’intera vicenda.
Caso Bibbiano, cosa è successo: l’inizio dell’inchiesta
Il fatto di cronaca sul giro di affidi illegali noto come “il caso di Bibbiano”, comune dell’Emilia Romagna in cui sono avvenuti i fatti, ha avuto inizio lo scorso 27 giugno, eppure ancora non sono chiari molti punti dell’inchiesta, soprattutto il numero delle persone veramente coinvolte.
Per il momento risultano agli arresti domiciliari 6 persone, ma gli indagati sono saliti a 29. Tra questi anche Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano ed esponente del Pd. Ma non finisce qui, perché sono finiti sotto inchiesta anche i precedenti sindaci (sempre del Pd), Paolo Colli e Paolo Buran.
L’operazione “Angeli e Demoni”, che ha è portato alla luce lo scandalo, si regge principalmente sulle intercettazioni delle conversazioni tra psicologi e assistenti sociali, i quali avrebbero manipolato e spinto dei minori a confessare abusi sessuali mai subiti e altro forme di maltrattamento. In questo modo, i bambini venivano allontanati dalle famiglie d’origine e affidati a coppie ritenute più meritevoli, che ricevevano dei compensi economici da 600 ai 1.300 euro.
Accanto alla questione degli affidamenti manipolati, l’indagine ha portato alla luce anche delle anomalie nel servizio di psicoterapia che i minori dovevano seguire presso la onlus Hansel e Gretel.
Al momento i fascicoli aperti presso la procura di Bologna sono 70, ma non si esclude che il numero possa aumentare.
Che ruolo ha il sindaco di Bibbiano?
Come abbiamo detto, oltre agli assistenti sociali, coinvolti in prima linea, le indagini hanno fatto emergere anche dei profili di colpevolezza (ancora da accertare) anche in capo al sindaco e agli ex sindaci.
Nello specifico, l’attuale sindaco, Andrea Carletti, esponente de Pd da cui si è autosospeso, è stato accusato di falso ideologico in atto pubblico e abuso d’ufficio. Pare che Carletti avrebbe favorito la onlus Hansel e Gretel senza indire una procedura ad evidenza pubblica. In più, risultano indagati per abuso d’ufficio anche altri due ex sindaci - Colli e Buran sempre del Pd.
Cosa accadeva veramente nel centro Hansel e Gretel?
Tra gli indagati ci sono anche i nomi di Claudio Foti e di sua moglie, i quali gestivano la onlus Hansel e Gretel, specializzata nel recupero psicologico dei minori che hanno subito abusi sessuali.
Infatti, pare che i bambini coinvolti vi venissero affidati direttamente dal sindaco, senza procedura di affidamento pubblico. Per i due coniugi vi erano indiscussi vantaggi: il Comune elargiva 135 euro per ogni seduta di ogni singolo bambino, cifra ben superiore rispetto alla media, che si aggira sui 70 euro. Inoltre, pare che l’Asl di Reggio Emilio potesse farsi carico del supporto psicologico gratuitamente. In ogni caso sui fatti si sta ancora indagando e, al momento, si parla di una truffa ai danni dello Stato per il valore di 200mila euro.
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