Il presidente di seggio elettorale è responsabile delle operazione di voto e dello scrutinio del seggio che presiede: in questa guida compiti, compensi, requisiti per diventarlo e i reati di cui può essere accusato.
Quello del presidente di seggio è un compito di grande responsabilità poiché egli controlla e verifica le operazioni di voto, accredita i rappresentati di lista e sceglie nuovi scrutatori se quelli nominati non si presentano. Ma le funzioni e le responsabilità del presidente di seggio elettorale non finiscono qui: egli infatti ha il dovere di ricevere il materiale per allestire i seggi e consegnarlo al comune assicurando che le schede siano state contate correttamente.
Visto che le elezioni amministrative e il referendum per il taglio dei parlamentari sono alle porte è bene conoscere nel dettaglio quali sono le funzioni del presidente e come procedere alla rifiuto dell’incarico. Ecco tutte le informazioni al riguardo.
COSA FA PRESIDENTE DI SEGGIO ELETTORALE
Chi può fare il presidente di seggio elettorale
La legge prevede diversi requisiti per svolgere il ruolo di presidente alle elezioni:
- maggiore età;
- iscrizione nelle liste degli elettori;
- titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media superiore.
Non può mai ricoprire questo incarico chi:
- ha compiuto 70 anni;
- lavora come dipendente per il Ministero dell’Interno, di trasporto e delle poste e telecomunicazioni;
- fa parte delle Forze dell’ordine;
- è segretario comunale;
- è medico provinciale;
- lavora come dipendente presso gli uffici elettorali del comune;
- è candidato alle elezioni in corso;
- svolge il ruolo di rappresentante di lista.
leggi anche
Come fare lo scrutatore alle elezioni 2024
Cosa fa il presidente di seggio: compiti e responsabilità
Come si è anticipato, il presidente di seggio è responsabile - anche sotto il profilo penale - del regolare svolgimento delle votazioni e dello scrutinio nel seggio che presiede.
Ecco l’elenco dei sui compiti:
- riceve il materiale occorrente per le elezioni (schede elettorali, verbali di nomina degli scrutatori, matite copiative, urne);
- costituiscono l’ufficio elettorale;
- provvedono alla nomina di nuovi scrutatori se quelli indicati non si presentano;
- sceglie e nomina il vicepresidente;
- accredita i rappresentanti di lista.
Durante le elezioni il presidente garantisce la regolarità delle stesse e vigila su eventuali comportamenti anomali. Egli poi dovrà autenticare le schede facendole firmare dagli scrutatori e apponendo il timbro.
Durante l’incarico presso il seggio il presidente è considerato pubblico ufficiale e quindi gli possono essere ascritti i reati di concussione, peculato, abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. Se viene riconosciuto responsabile di gravi inadempimenti nel corso delle votazioni e dello scrutinio nei suoi confronti può essere aperta un’azione penale che, in caso di condanna, comporta la sospensione del diritto di voto e l’interdizione dai pubblici uffici.
Nomina e rinuncia all’incarico
Può essere nominato presidente di seggio elettorale chi è iscritto all’albo degli scrutatori del comune di residenza. La nomina in genere viene notificata tra il 25esimo e il 20esimo giorno prima della data del voto.
Chi per gravi e comprovati motivi deve rinunciare all’incarico dovrà comunicarlo al comune entro le 48 ore dalla notifica della nomina compilando il modulo di istanza di rinuncia.
Indennità e permessi elettorali al lavoro
Considerando le maggiori responsabilità, il presidente di seggio ha diritto ad un indennizzo superiore rispetto a quello previsto per scrutatori e segretari. La cifra spettante varia in base al tipo di consultazione (elezioni politiche, referendum, europee), non costituisce reddito e non deve essere indicato nella Dichiarazione dei redditi.
Per adempiere al suo incarico il presidente - come anche gli scrutatori - ha diritto ad un’assenza giustificata e retribuita dal datore di lavoro, sia pubblico che privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA