Cosa farà Giorgia Meloni al governo: che succede adesso

Alessandro Cipolla

27/09/2022

Giorgia Meloni dopo il successo del centrodestra alle elezioni è la grande favorita per Palazzo Chigi: ecco cosa potrebbe succedere con la nascita di un suo governo.

Cosa farà Giorgia Meloni al governo: che succede adesso

Cosa farà Giorgia Meloni al governo? Una domanda questa di grande attualità vista la larga vittoria del centrodestra alle elezioni politiche del 25 settembre, con la coalizione che ha ottenuto una ampia maggioranza sia alla Camera sia al Senato.

In virtù dell’exploit di Fratelli d’Italia alle urne, Meloni ormai sembrerebbe avere la strada spianata verso Palazzo Chigi: secondo l’intesa che da anni vige nel centrodestra, è proprio il leader di partito più votato a essere indicato dalla coalizione per la poltrona di presidente del Consiglio.

L’ultima parola però spetterà al presidente Sergio Mattarella che, una volta concluse le consultazioni, avrà il compito di affidare il mandato per formare il nuovo governo. Visti i tempi stretti per approvare la legge di Bilancio e la netta vittoria del centrodestra, al momento tutto farebbe pensare a un incarico a Giorgia Meloni che potrebbe arrivare già nelle prossime settimane.

Resta ora da capire cosa farà Giorgia Meloni al governo e quale sarà il programma del suo esecutivo.

Governo centrodestra: cosa farà Giorgia Meloni

Giorgia Meloni presto potrebbe diventare la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio in Italia. Il condizionale però resta sempre d’obbligo, anche se il post voto non dovrebbe riservare delle sorprese.

Berlusconi e Salvini infatti alla vigilia del voto sono stati descritti come poco convinti di affidare il governo a Meloni. L’ottimo risultato elettorale di Fratelli d’Italia, primo partito com il 26% dei voti, avrebbe tolto ogni dubbio ai due alleati che subito hanno giurato fedeltà.

Una volta appresi i risultati delle elezioni, stando ai bene informati la leader di Fratelli d’Italia subito si sarebbe messa a lavoro per definire quella che potrebbe essere la squadra di un governo Meloni, con Salvini e Berlusconi che non dovrebbero avere ruoli di primo piano nell’esecutivo.

Non sarà facile però per Giorgia Meloni guidare il Paese in un momento così difficile: oltre ai tempi stretti per la legge di Bilancio, i grandi interrogativi che aleggiano sopra i cieli italici sono quelli della crisi energetica, dell’inflazione, del caro-bollette e della guerra in Ucraina.

Per il centrodestra di conseguenza non sarà facile mantenere le tante promesse elettorali fatte.

Un governo di centrodestra a guida Meloni

In vista delle elezioni politiche del 25 settembre, il centrodestra ha redatto un programma elettorale di coalizione, con i singoli partiti che poi hanno pubblicato anche un proprio documento contenente i propositi elettorali.

Per capire come potrebbe agire un eventuale governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, si potrebbe dare uno sguardo a quelle che sono le principali proposte contenute nel programma della coalizione.

Politica estera

  • Rispetto delle alleanze internazionali e rafforzamento del ruolo diplomatico dell’Italia nel contesto geopolitico.
  • Rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa, sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione della Federazione Russa e sostegno a ogni iniziativa diplomatica volta alla soluzione del conflitto.
  • Difesa e promozione delle radici e identità storiche e culturali classiche e giudaico-cristiane dell’Europa.

Salute

  • Contrasto alla pandemia di Covid-19 attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali - come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti - senza compressione delle libertà individuali secondo il principio del convincere per non costringere.
  • Aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza, e revisione del Piano sanitario nazionale.

Energia

  • Ricorso alla produzione energetica attraverso la creazione di impianti di ultima generazione, compreso il nucleare pulito e sicuro, senza veti preconcetti.
  • Transizione energetica sostenibile attraverso l’aumento della produzione dell’energia rinnovabile.
  • Sostegno di politiche di price-cap a livello europeo.

Lavoro ed economia

  • Taglio del cuneo fiscale in favore di imprese e lavoratori.
  • Interventi sull’Iva per calmierare i prezzi dei beni di prima necessità e ampliamento della platea dei beni di prima necessità con Iva ridotta. Riduzione Iva sui prodotti energetici.
  • Estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro in particolar modo per i settori del turismo e dell’agricoltura.
  • Innalzamento del limite all’uso del denaro contante allineandolo alla media dell’Unione Europea.

Pnrr

  • Pieno utilizzo delle risorse del PNRR, colmando gli attuali ritardi di attuazione.
  • Accordo con la Commissione europea, cosi come previsto dai Regolamenti europei, per la revisione del PNRR in funzione delle mutate condizioni, necessità e priorità.
  • Potenziamento della rete dell’alta velocità per collegare tutto il territorio nazionale dal Nord alla Sicilia (realizzando il ponte sullo Stretto).

Riforme

  • Elezione diretta del Presidente della Repubblica.
  • Piena attuazione della legge sul federalismo fiscale e Roma capitale.
  • Attuare percorso già avvenuto per il riconoscimento delle Autonomie ai sensi dell’art. 116 comma 3 della Costituzione garantendo tutti i meccanismi di perequazione.

Giustizia

  • Equo processo in tempi rapidi.
  • Riforma della Giustizia: effettività del giusto processo, separazione delle carriere e riforma del Csm.
  • Riduzione di tempi del processo penale e civile.
  • Stop ai processi mediatici e diritto alla buona fama

Sociale e pensioni

  • Sostituzione dell’attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro.
  • Ridefinizione del sistema di ammortizzatori sociali al fine di introdurre sussidi più equi ed universali.
  • Innalzamento delle pensioni minime sociali e di invalidità.
  • Flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione.

Fisco

  • Pace fiscale e saldo e stralcio: accordo tra cittadini ed Erario per la risoluzione del pregresso.
  • Politiche fiscali ispirate al principio del “chi più assume, meno paga”.
  • Estensione della Flat Tax per le partite Iva fino a 100.000 euro di fatturato, Flat Tax su incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti con la prospettiva di ulteriore ampliamento per famiglie e imprese.
  • Rapporto più equo tra Fisco e contribuenti: revisione dell’onere della prova fiscale, riforma del della giustizia tributaria e superamento delle sproporzioni del sistema sanzionatorio.

Famiglia

  • Piano di sostegno alla natalità, prevedendo anche asili nido gratuiti, asili nido aziendali, ludoteche.
  • Riduzione dell’aliquota Iva sui prodotti e servizi per l’infanzia.
  • Aumento dell’assegno unico e universale.
  • Sostegno ai genitori separati o divorziati in difficoltà economica.

Sicurezza

  • Adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco e fattiva collaborazione di questi con la Polizia locale e le Forze armate, per consentire un capillare controllo del territorio.
  • Implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento Operazione Strade Sicure, poliziotto di quartiere, e videosorveglianza.
  • Difesa dei confini nazionali ed europei come richiesto dall’Ue con il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani.
  • Creazione di hot-spot nei territori extraeuropei, gestiti dall’Unione europea, per valutare le richieste d’asilo.

Scuola e ricerca

  • Piano straordinario per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti.
  • Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca.
  • Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola.

Vista la delicata situazione economica del Paese, alle prese con l’inflazione e la crisi energetica, difficilmente nell’immediato un governo di centrodestra potrebbe attuare subito le promesse elettorali più esose come l’aumento delle pensioni minime o la flat tax.

Più facile invece che inizialmente un eventuale governo Meloni possa incidere soprattutto sulle riforme a costo zero, ovvero quelle riguardanti la giustizia, l’autonomia e il presidenzialismo.

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