Uno sguardo a 360° quello di Draghi sull’economia, che ha toccato anche l’argomento caldo dell’inflazione. Cosa ne pensa il presidente del Consiglio? Le sue parole al Cercle d’Economia di Barcellona.
Draghi è tornato a parlare della ripresa economica. E dell’inflazione, ormai hot topic di politici, analisti, investitori, governatori delle banche centrali.
Intervenuto a Barcellona nel contesto del Cercle d’Economia, il presidente del Consiglio italiano ha spaziato dalle stime sul PIL alle urgenze per l’Europa, fino alle prospettive per politica monetaria e fiscale.
E non ha tralasciato importanti battute sull’aumento generale dei prezzi. Cosa ha detto Draghi dell’inflazione?
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Draghi e l’avvertimento sull’inflazione
Non ha contraddetto la visione generale sull’inflazione Mario Draghi. Parlando a Barcellona, infatti, l’ex governatore della BCE ha sottolineato il giudizio che ormai domina gli economisti: il rialzo inflazionistico è transitorio.
Il presidente del Consiglio ha ricordato che “il tasso di inflazione in tutta l’OCSE ha raggiunto il 3,3% ad aprile, rispetto al 2,4% di marzo e il tasso più alto dal 2008”
C’è sicuramente la temporaneità, causata da una combinazione di domanda repressa e colli di bottiglia dell’offerta a breve termine.
E gli effetti si sono visti soprattutto negli USA, mentre in Eurozona i prezzi core, senza energia e altri beni volatili, l’impennata non c’è stata.
Tuttavia, Draghi ha voluto lanciare un certo avvertimento:
“Dobbiamo rimanere vigili sulla possibilità che le aspettative di inflazione possano cambiare in futuro. Dobbiamo anche monitorare il rischio di divergenza tra la zona euro e l’economia statunitense e cosa comporterebbe per la posizione delle rispettive banche centrali.”
Nessun intervento correttivo sull’andamento dei prezzi è necessario, quindi, al momento. Ma un occhio vigile è obbligatorio secondo Draghi.
Richiamo alla politica fiscale espansiva
Mario Draghi ha anche sottolineato che Italia e Spagna hanno registrato la riduzione del PIL più marcata durante la crisi, con un calo rispettivamente dell’8,9% e del 10,8%.
Ma le previsioni sono di un PIL UE a +4,2% nel 2021,
con Italia e Spagna stimate in crescita rispettivamente del 4,2% e del 5,9%. “Questi dati potrebbero essere ulteriormente rivisti al rialzo, man mano che torna la fiducia tra imprese e famiglie.”
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