Cosa sappiamo dell’attentato in Norvegia

Andrea Pastore

14/10/2021

Panico in Norvegia. Un uomo ha ucciso almeno 5 persone con arco e frecce: si riflette sulla matrice dell’attacco.

Cosa sappiamo dell’attentato in Norvegia

È successo questa sera a Kongsberg, città di 28mila abitanti nel sud della Norvegia, a 80 chilometri da Oslo, in Norvegia: un uomo armato di arco e frecce ha seminato il panico nella cittadina norvegese nel sud-est del Paese. Il bilancio è di cinque morti, tra cui un agente di polizia colpito alla schiena, e due feriti.

La polizia è intervenuta tempestivamente sul posto, arrestando un uomo, Espen Andersen Brathen, affermando che si tratti dell’autore della strage.

L’emittente TV Nrk nel suo sito online riferisce che gli elicotteri della polizia dello Squadrone 330 stanno usando telecamere a infrarossi per scandagliare nel letto del fiume Numedalslagen, che attraversa Kongsberg.

Si pensa al movente terroristico: chi è l’attentatore

L’attentatore ha un nome e cognome. Si tratta di Espen Andersen Brathen, danese di 37 anni residente proprio a Kongsberg, città teatro della strage. Non è stata ancora confermata la matrice dell’attacco, ma non si esclude che si tratti di terrorismo.

Anche perché Brathen si era convertito all’Islam con tanto di annuncio in un video girato in inglese e pubblicato su Facebook. Era già segnalato come “radicalizzato”.

Ma non vanno esclusi i problemi psicologici: come riferito dall’emittente TV2, infatti, Espen Andersen Brathen era stato più volte in contatto con il servizio sanitario norvegese.

La cronaca della strage

L’attacco è partito da un supermercato, la Coop Extra, situata sul lato ovest di Kongsberg. Lo riportano le televisioni e i giornali norvegesi, secondo i quali l’uomo autore della strage avrebbe colpito le malcapitate vittime dal supermercato. Da qui, poi, si sarebbe spostato, intorno alle 18:30, in altre zone di Kongsberg, tutte isolate dalle autorità di pubblica sicurezza.

Sui luoghi dove è avvenuta l’aggressione sono presenti veicoli di emergenza, tra cui ambulanze, auto della polizia ed elicotteri. Diverse zone di Kongsberg vicine al quartiere da dove è partito l’attacco con arco e frecce, sono state transennate e i residenti invitati a restare a casa; nonostante la polizia abbia riferito di un unico responsabile già arrestato il pericolo rimane alto.

Filmati televisivi che stanno facendo il giro dei social mostrano un ampio dispiegamento di forze di polizia armate e ambulanze sul posto.

Riaffiorano i ricordi negativi nella comunità norvegese

Anche se non siamo ancora certi della matrice terroristica, la tensione e lo choc salgono in tutto il Paese. È immediatamente tornato alla memoria collettiva il c.d. massacro di Utoya compiuto dieci anni fa, quando, l’estremista di destra Anders Behring Breivik portò a termine il suo piano terroristico provocando in totale 77 morti e centinaia di feriti.

Travestito da agente della polizia, Breivik prima fece detonare un ordigno esplosivo all’interno di un’automobile nei pressi dei palazzi governativi di Oslo, dopodiché si trasferì in anonimato nella isola di Utoya. Qui, Breivik, sparò per oltre un’ora contro giovani militanti del partito Laburista, lì riuniti per un campus estivo.

Le reazioni della politica

Ancora è presto per parlare, ma la comunità norvegese sembra essere molto preoccupata. Il sindaco Kari Anne Sand ha dichiarato che: “È una tragedia per tutte le persone colpite”.

Anche la premier norvegese, Erna Solberg, ha definito “orribile e spaventoso” l’attacco con arco e frecce consumato a Kongsberg; un’azione “che ha scosso”, ribadisce la premier. Durante una conferenza stampa, Solberg ha affermato che l’aggressore “ha compiuto atti orribili contro diverse persone”.

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