Le liste di mobilità rappresentano un importante istituto del diritto del lavoro italiano. Ecco cosa sono, chi può iscriversi e quali agevolazioni contributive ed economiche sono previste.
La normativa sul lavoro italiana prevede l’istituto delle liste di mobilità: cosa sono? Si tratta di elenchi speciali previsti dalla Legge n. 223/1991, nelle quali vengono inserite determinate categorie di lavoratori che sono stati licenziati collettivamente dalle imprese con oltre 15 dipendenti per cessazione, trasformazione o riduzione di attività o di lavoro oppure licenziate individualmente, per le stesse motivazioni, dalle imprese che abbiano in forza anche meno di 15 dipendenti. Ecco chi può iscriversi e quali sono le agevolazioni contributive ed economiche previste per le aziende che assumono i lavoratori in mobilità.
Liste di mobilità 2015: chi può iscriversi?
La normativa sul lavoro 2015 prevede che possano iscriversi alle liste di mobilità le seguenti categorie di lavoratori:
- lavoratori licenziati al termine di una procedura collettiva di riduzione del personale;
- lavoratori licenziati al termine della CIGS da imprese che non sono in grado di garantire l’occupazione;
- lavoratori a domicilio licenziati al termine di una procedura collettiva (secondo l’indirizzo espresso dal Ministero del Lavoro);
- lavoratori edili con un rapporto pregresso non inferiore a 18 mesi, nel completamento di opere pubbliche o impianti industriali di grandi dimensioni, nelle aree ove sia accertata una grave crisi occupazionale, direttamente connessa al mancato completamento di tali attività;
- lavoratori edili provenienti da CIGS con un’anzianità aziendale di almeno 36 mesi di cui 24 effettivamente prestati;
- lavoratori impegnati in lavori socialmente utili o di pubblica utilità per tutto il periodo cui sono adibiti a tali lavorazioni;
- lavoratori frontalieri con trattamento speciale di disoccupazione;
- lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo.
L’articolo 25 della Legge 223/1991 prevede che l’assunzione a tempo indeterminato di un lavoratore iscritto alle liste di mobilità venga agevolata sia dal punto di vista contributivo che economico.
Lavoratori iscritti alle liste di mobilità 2015: agevolazioni contributive
Dal punto di vista dei contributi INPS, l’assunzione del lavoratore a tempo indeterminato (anche part-time) iscritto alle liste di mobilità comporta un’agevolazione contributiva di 18 mesi a favore del datore di lavoro: l’aliquota in questo caso è ridotta al 10%.
Le condizioni affinché il datore di lavoro possa fruire dei contributi INPS agevolati sono le seguenti:
- regolarità della posizione INPS comprovata dal DURC;
- rispetto dei trattamenti economici e e normativi previsti dalla contrattazione collettiva, territoriale e aziendale.
Con il messaggio numero 3491/1998 l’INPS ha precisato che i contributi agevolati per i lavoratori iscritte nelle liste di mobilità valgono anche nel caso in cui la stessa avvenga per lavoro a domicilio.
Lavoratori iscritti alle liste di mobilità 2015: agevolazioni economiche
L’assunzione dei lavoratori iscritti alle liste di mobilità comporta anche un’agevolazione economica per il datore di lavoro.
La normativa prevede, in particolare, un contributo per il datore di lavoro pari al 50% dell’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi o periodo maggiore (correlato all’età e all’ubicazione geografica di residenza).
Tale agevolazione viene però concessa solo se l’assunzione effettuata prevede l’impegno a tempo pieno del lavoratore.
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