È definitivo: Casaleggio ha lasciato il Movimento 5 Stelle. Cosa succede adesso al partito politico?
“Non lo avrebbe riconosciuto nemmeno mio padre” annuncia Davide Casaleggio in un post sul blog del Movimento 5 Stelle, dichiarando il suo definitivo abbandono al partito politico.
È con dolore che l’imprenditore milanese e figlio del co-fondatore ha deciso di disiscriversi dal Movimento 5 Stelle, seguendo la scia di altri prima di lui che hanno preso la medesima scelta.
Con il saluto di Davide Casaleggio viene tracciata una linea indelebile di demarcazione tra un prima e un dopo e la domanda sorge pressoché spontanea: cosa succede adesso al M5s?
La sfiducia reciproca tra M5s e Casaleggio
Con la figura di Beppe Grillo sempre più lontana e impegnata in vicende di famiglia che hanno comportato il crollo dell’indice di gradimento perfino all’interno della cerchia dei suoi parlamentari, anche la fiducia in Casaleggio è svanita col tempo.
Il figlio di Gianroberto Casaleggio aveva provato a perpetrare l’eredità paterna, con l’obiettivo ultimo di realizzare quel sogno di democrazia diretta che profetizzava un nuovo ordine mondiale all’insegna della tecnologia, dell’ambiente pulito e dell’innovazione in tutto il globo.
Oggi, il sogno del co-fondatore si è tramutato in sfiducia reciproca tra Movimento stesso e i suoi rappresentanti fulcro; ed è proprio in questo scenario che Davide Casaleggio abbandona quel partito politico che definisce “all’italiana” e che non riconosce più.
Cosa succede ora: il Movimento 5 Stelle 2.0
“Ora inizia un nuovo Movimento, più moderato”, queste sono le dichiarazioni che arrivano dall’interno del partito e Conte rilancia: “Ora inizia il nostro secondo tempo”. Anche l’ex premier, in effetti, ha annunciato su Facebook che è in corso l’accordo con Davide Casaleggio per chiudere ogni trattativa in corso.
L’idea è quella di “partire col rinnovamento” dei 5 Stelle. In tal senso, Conte sembra ottimista e afferma che saranno proprio gli iscritti al partito, guidati dalla loro voglia di fare e il loro entusiasmo a diventare “il motore principale” che guiderà il Movimento nella nuova avventura.
Il nuovo Statuto e la Carta dei principi e dei valori
Un taglio netto col passato è all’orizzonte, quindi. Di Maio dichiara che è il momento di “fare squadra” e l’idea sembra proprio portare la nave verso un oceano in rivoluzione e, forse, anche un po’ in tempesta, dato che - a quanto sostiene Davide Casaleggio - ad oggi nel partito si parla prima di soldi e poi di ideali.
Comunque, all’orizzonte si intravede tra i prossimi step la volontà di presentare un nuovo Statuto del partito politico e, soprattutto, la Carta dei principi e dei valori.
Novità che arriveranno prima che mai. Il termine per la creazione del nuovo Statuto, infatti, è fissato per la fine del mese, per di più, con sistema di votazione online. Oltre la votazione per lo Statuto, sarà necessario votare anche subito dopo per un nuovo leader del M5s e anche questa elezione avverrà per via telematica.
La nuova politica del M5s
I cambiamenti non finiscono qui. Il leader e lo Statuto, in accordo con la Carta dei principi e dei valori, serviranno al Movimento 5 Stelle per dare l’avvio a una nuova e totalmente rinnovata fase politica.
Questo “secondo tempo” - ha annunciato l’ex premier Conte - prenderà l’avvio già dalla prossima settimana con una prima assemblea generale per decidere tappe e organizzazione del nuovo tour italiano.
Questo tour, che sarà organizzato il prima possibile, servirà a rilanciare la figura di Conte e, soprattutto, a mostrare all’Italia la nuova politica del M5s 2.0, ossia cosa succederà dopo il solco col passato.
Nuovo dalla A alla Z: il Movimento 5 Stelle 2.0
Sia dalla parte di Casaleggio, sia da quella del partito si conviene sul fatto che il passato si è concluso con l’abbandono del figlio del co-fondatore.
Tutti d’accordo, perciò, sul fatto che il “dopo” non avrà niente a che fare col “prima” e che i cambiamenti e la nuova politica verranno attuati nel più breve tempo possibile.
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