Covid: in Asia è allarme vaccini, il motivo

Violetta Silvestri

5 Giugno 2021 - 12:11

Il Covid ha ripreso consistenza in Asia. In alcune regioni non sono soltanto i contagi a preoccupare, ma anche le vaccinazioni: cosa sta succedendo?

Covid: in Asia è allarme vaccini, il motivo

In Asia il Covid avanza e le vaccinazioni sono indietro.

Il continente dove tutto è iniziato è ripiombato nell’allarme pandemia e sta nuovamente lottando per uscire da un’emergenza.

In alcuni Stati, non solo l’India, le infezioni sono rimbalzate con numeri preoccupanti. Ad aggravare la situazione sono, inoltre, i numeri dei vaccinati: troppo bassi ancora, soprattutto rispetto a Europa e Stati Uniti.

Perché la situazione del Covid in Asia preoccupa, in un mondo vulnerabile e in preda alle varianti?

L’Asia-Pacifico sta lottando per vaccinare la sua popolazione mentre le infezioni da Covid-19 aumentano rapidamente in molti luoghi della regione, alcune a livelli record.

Covid in Asia: il problema non sono solo i contagi

Molti Governi asiatici hanno avuto problemi a garantire vaccini in massa e il successo iniziale nel contenere il coronavirus nel continente potrebbe aver indotto le persone a considerare la vaccinazione con meno urgenza: questa l’analisi di Benjamin Cowling, professore dell’Università di Hong Kong.

Le poche infezioni verificatesi nell’ultimo anno hanno indotto le popolazioni a pensare che ormai il pericolo era scampato e l’immunizzazione non necessaria.

Tuttavia, l’attualità sta offrendo un diverso scenario. La regione sta ora vivendo una nuova ondata di contagi.

India, Nepal, Malesia, Giappone e Taiwan sono tra quelli che hanno battuto i record nel numero di casi giornalieri nell’ultimo mese, portando le autorità a imporre nuove restrizioni. La scorsa settimana dal Vietnam è giunta la notizia di una nuova variante.

Il punto da analizzare è anche la situazione vaccini. I Paesi dell’Asia-Pacifico hanno somministrato collettivamente circa 23,8 dosi per 100 persone, secondo l’analisi dei dati della CNBC compilata dal sito di statistiche Our World in Data al 1 giugno.

Questo è molto al di sotto delle circa 61,4 dosi del Nord America per 100 persone e delle 48,5 dosi dell’Europa per 100 persone. L’Africa è la regione con la campagna vaccinale più lenta e, secondo i dati, sono state somministrate solo 2,5 dosi ogni 100 persone.

Gli economisti della banca francese Natixis hanno messo in evidenza che nella regione l’approvvigionamento di dosi è stato molto scarso e lento. Secondo i loro studi, Indonesia, Thailandia, Taiwan, Filippine e Vietnam non sono ancora riusciti ad acquisire i dosaggi necessari per l’immunizzazione di massa.

All’interno dell’Asia-Pacifico, Mongolia e Singapore sono in testa con circa 97 e 69 vaccinazioni totali per 100 persone, rispettivamente, secondo Our World in Data.

I dati mostrano che restano indietro molte economie emergenti e di frontiera come il Vietnam e l’Afghanistan.

Perché i pochi vaccini in Asia sono un allarme

Diversi Paesi di frontiera ed emergenti in Asia si affidano a COVAX, un’iniziativa globale di condivisione dei vaccini, per avere le dosi, secondo un rapporto della società di ricerca Fitch Solutions.

Ma la fornitura tramite COVAX è ora a rischio perché l’ India ha limitato le esportazioni di vaccini. La nazione indiana ospita il produttore di vaccini Serum Institute India, che è uno dei principali fornitori di dosi per l’iniziativa.

Se le sue esportazioni non riprenderanno presto, molti Stati a reddito medio-basso che dipendono da COVAX vedranno “ulteriori ritardi” nei loro progressi nella vaccinazione, ha avvertito Fitch Solutions.

Molti Paesi asiatici rischiano di dover attendere fino al 2025 per ottenere un sentore di immunità di gregge. E questo è un rischio innanzitutto di natura economica, con Paesi già fragili che così vedranno rallentare la ripresa (soprattutto per chi è dipendente dal turismo).

Poi, c’è la questione sicurezza sanitaria globale: l’epidemia scomparirà solo con tutto il mondo vaccinato, perché le varianti proliferano dove non c’è immunità. Con la possibilità di espandersi velocemente ovunque.

Ecco dunque che in Asia è allarme - per tutti - anche sul fronte vaccini.

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# Asia

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