Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani i bambini sono in grado di neutralizzare il coronavirus in soli 7 giorni.
I bambini sono in grado di neutralizzare il Covid in soli 7 giorni. È quanto è emerso da uno studio condotto da un team di ricercatori italiani dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, che hanno collaborato con i colleghi di altri dipartimenti, tra cui quello di Tor Vergata e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.
Sebbene dall’inizio della pandemia siano stati registrati più di 120 milioni di contagi, dopo un anno dalla comparsa del virus che ha messo in ginocchio il mondo intero, siamo riusciti a comprendere che solamente una percentuale molto bassa di bambini è stata infettata dal patogeno, o comunque ha manifestato dei sintomi molto lievi. L’obiettivo dello studio è stato proprio quello di indagare le caratteristiche immunologiche dei bambini che riescono a combattere il Sars-CoV-2.
Covid, i bambini neutralizzano il virus in 7 giorni
Il team di scienziati italiani ha studiato circa 70 pazienti di età compresa tra gli 1 e i 15 anni, risultati positivi al coronavirus e ricoverati durante la scorsa estate presso il Centro Covid di Palidoro del Bambino Gesù. Dai risultati della ricerca è emerso che la maggior parte dei pazienti era paucisintomatico, ossia mostrava una sintomatologia lieve, fin dal momento della diagnosi.
Nel giro di solo una settimana, i medici hanno considerato i pazienti “clinicamente guariti”, essendo diventati completamente asintomatici e con una carica virale tale da non poter infettare nessuno nonostante l’esito positivo del tampone. Va tuttavia precisato che nello studio non sono stati coinvolti i bambini con forme gravi della malattia. In sostanza dunque, i ricercatori Nicola Cotugno, Anita de Rossi, Paola Palma e i colleghi hanno notato che i bambini erano riusciti a neutralizzare il virus nel giro di soli 7 giorni, grazie all’incremento della concentrazione dei linfociti T e B specifici contro il patogeno:
“Abbiamo dimostrato che le frequenze dei CD4 + CD40L + (cellule T) specifici per SARS-CoV-2 delle cellule B specifiche per la Spike erano associate agli anticorpi
Le implicazioni per la scuola
Alla luce dei risultati ottenuti dallo studio, i ricercatori affermano che il periodo di isolamento per i bambini possa essere “personalizzato” e ridotto ad una sola settimana, per poi poter tornare a scuola senza correre rischi.
Questi risultati inoltre possono far emergere anche delle preziose informazioni per verificare la reale efficacia dei vaccini contro il coronavirus anche nei più piccoli, al momento infatti non esistono dei sieri approvati per i minori di 16 anni, anche se sono stati avviati degli studi clinici. Inoltre da questo studio si potrebbero elaborare anche dei nuovi medicinali, ad esmepio basati sugli anticorpi monoclonali, per trattare le persone che sviluppano forme gravi della malattia.
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