Covid: la variante Omicron preoccupa l’Europa, che in piena quarta ondata deve fronteggiare l’aumento dei contagi e l’arrivo delle festività natalizie. Ecco cosa sta succedendo.
Covid-19 e variante Omicron hanno ripreso a monopolizzare l’informazione. Non si parla più di restrizioni, ma nuovamente di contagi. A preoccupare sono i numeri della quarta ondata, che in molti Paesi fanno segnare oltre 50 mila nuovi contagi al giorno.
È il caso della Germania, che segna il triste record di 520 morti in un giorno e 50 mila contagi. Simili i numeri dei positivi in Francia e Gran Bretagna. Anche in Italia cresce il numero di nuovi contagi, tra cui quelli relativi alla variante Omicron.
Nelle scorse settimane l’Italia guardava dall’alto della copertura vaccinale quanto stava accadendo in Europa, ma in questi ultimi giorni i dati sono leggermente peggiorati, soprattutto per quanto riguarda i posti letto occupati in terapia intensiva. La cifra è in aumento (+11 mila) e sono svariante le regioni che hanno i numeri per finire in zona gialla.
Quarta ondata Covid: l’incognita della variante Omicron
Si parlava di quarta ondata già questa estate, quando il basso numero dei vaccinati, sia in Italia che nel resto d’Europa, faceva temere l’arrivo dell’inverno e delle perfette condizioni di diffusione per il virus.
Prima nel resto d’Europa, poi in Italia la quarta ondata è infine giunta e ha colto tutti impreparati. Sapevamo sarebbe arrivata, ma l’incognita della variante Omicron ha cambiato i dati sul tavolo europeo.
La variante Omicron è stata fin da subito narrata con allarme e gli inviti alla calma e alla prudenza da parte degli esperti sono serviti a poco. Da quando è stata scoperta la variante, è cominciata la ricerca di positivi anche in Europa e nel nostro Paese, ben consapevoli che la scoperta in Africa poteva essere in ritardo di alcune settimane rispetto alla diffusione negli altri Paesi.
Covid e variante Omicron: cosa sta accadendo in Europa
La quarta ondata ha investito l’Europa tra ottobre e novembre, cogliendo impreparati i Paesi con meno vaccinati, come la Germania. I nostri vicini stanno affrontando grandi numeri, con 50-70 mila contagi al giorno e un aumento del numero dei decessi come non avveniva da oltre 10 mesi.
La scoperta della variante Omicron e la sua conseguente diffusione nel vecchio continente ha alzato il livello di allarme. Su The Atlantic un articolo racconta “pregi e difetti” della variante, immaginando una prevalenza di Omicron (sintomi più lievi) sulle altre. Quello che sappiamo oggi però è troppo poco per poter “sperare” che la variante Omicron prenda il sopravvento sulla Delta.
Variante Omicron: i dati in Europa
La situazione resta preoccupante, soprattutto in vista del Natale e in molti Paesi si pensano nuove restrizioni per il periodo festivo per evitare l’aumento dei contagi, dei ricoveri e dei decessi. La variante Omicron è un’incognita che presenta circa 735 casi confermati in tutta Europa (nel conteggio sono inclusi i casi in Liechtenstein, Norvegia e Islanda).
I positivi alla variante Omicron, va ricordato, sono scoperti grazie a un’analisi più approfondita in laboratorio, che non viene fatta su tutti i positivi, ma solo sui casi sospetti. Il caso della donna pugliese positiva ne è un esempio: tornata dal Sudafrica, sul suo campione è stata fatta un ulteriore analisi per capire se fosse positiva alla variante o meno. I numeri quindi sono sicuramente al ribasso.
Vediamo in quali Paesi è presente la variante Omicron e con quali numeri:
- Danimarca 195 casi
- Norvegia 109
- Germania 77
- Paesi Bassi 62
- Francia 59
- Portogallo 49
- Belgio 30
- Svezia 23
- Islanda 20
- Finlandia 20
- Austria 17
- Estonia 15
- Spagna 14
- Croazia 3
- Cipro 3
- Grecia 3
- Romania 3
- Liechtenstein 1
Il Regno Unito, da solo, conta circa 633 positivi alla variante Omicron nelle ultime 24 ore, il doppio rispetto al giorno precedente. In totale i casi scoperti sono 1.898.
Variante Omicron in Italia: le differenze con il resto d’Europa
L’Italia inizia a fare i conti con la quarta ondata e la differenza con il resto d’Europa si assottiglia. Il numero dei contagi sale e così anche i posti occupati in terapia intensiva: 7 regioni hanno superato la soglia del 10% dei posti letti occupati e la Calabria passerà in zona gialla.
Mentre sul fronte della variante Omicron i casi accertati sarebbero dovuti essere 13, ma gli ultimi aggiornamenti di Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute, hanno fatto alzare la cifra a 27.
Con il virus e la variante in circolazione, il richiamo per la cosiddetta terza dose (“dose booster”) risulta essere l’unica arma contro la maggior capacità di diffusione della variante Omicron.
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