Covid, l’immunità può durare pochi giorni: preoccupa un nuovo studio

Martino Grassi

25/03/2021

La durata dell’immunità in seguito all’infezione causata dal Covid può durare pochi giorni o decenni. È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Microbe.

Covid, l’immunità può durare pochi giorni: preoccupa un nuovo studio

L’immunità al Covid-19 potrebbe durare solo pochi giorni. È quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori dell’Università Duke-NUS di Singapore, che hanno seguito un gruppo di pazienti guariti dall’infezioni per sei mesi, osservando le variazioni della quantità di anticorpi neutralizzanti e della cosiddetta “avidità”, ossia la capacità con cui le immunoglobuline si legano alle proteine virali.

Gli scienziati avrebbero stabilito che vi sono delle sensibili differenze nella risposta individuale all’infezione, così come nella forza e nella durata della protezione generata dagli anticorpi neutralizzanti.

Covid, l’immunità può durare pochi giorni

L’immunità al Covid muta sensibilmente da persona a persona e potrebbe durare anche solo pochi giorni. È quanto ha stabilito un gruppo di ricercatori in uno studio pubblicato sulla celebre rivista The Lancet Microbe. In sostanza dunque, il livello di anticorpi diretti contro il coronavirus può variare notevolmente da persona a persona, garantendo l’immunità per soli pochi giorni o addirittura decenni.

Lo studio ha coinvolto 164 persone suddivise in 5 gruppi in base alla durata dei loro anticorpi specifici contro il Covid-19, tenendo in considerazione sia i livelli di immunoglobuline nel sangue, sia di cellule T e molecole di segnalazione (citochine). I dati sono stati inseriti in un algoritmo di apprendimento automatico in grado di calcolare le traiettorie degli anticorpi neutralizzanti nel tempo.

Dall’analisi dei dati è emerso che il primo gruppo (11,6% dei pazienti) non ha mai raggiunto livelli di anticorpi neutralizzanti tali da poter inibire la replicazione virale. Il secondo gruppo (26,8%), con un livello di anticorpi nella fase iniziale, presentava un rapido declino, il terzo, definito “lento calante” (29%) è risultato positivo agli anticorpi a distanza di sei mesi, mentre il gruppo “persistente” (31,7%) ha mostrato pochi cambiamenti nel livello di anticorpi a 180 giorni. L’ultimo gruppo (1,8%) ha mostrato un notevole aumento degli anticorpi neutralizzanti durante la convalescenza tardiva.

Il ruolo della gravità dell’infezione

Secondo gli scienziati, la gravità dell’infezione potrebbe giocare un ruolo decisivo nella longevità degli anticorpi neutralizzanti. Il professor Wang Linfa del programma di Malattie infettive emergenti (EID) del Duke-NUS ha infatti dichiarato che l’immunità “può variare notevolmente ed è importante monitorarla a livello individuale. Questo lavoro può avere implicazioni nella comprensione della durata dell’immunità dopo la vaccinazione, che sarà parte dei nostri studi di follow-up”.

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