Il reggente del Movimento 5 Stelle Vito Crimi ha proposto che i parlamentari si taglino lo stipendio, fino al termine della legislatura, per aiutare la battaglia contro il coronavirus: “Si risparmierebbero 60 milioni l’anno”.
“Il dimezzamento dei nostri stipendi consentirebbe alle Camere di recuperare circa 5.000 euro di risparmio al mese per ogni parlamentare, per un totale di circa 60 milioni di euro l’anno. Non sono pochi”.
Questa è la proposta lanciata tramite un post sulla sua pagina Facebook da Vito Crimi, l’attuale reggente del Movimento 5 Stelle che ha poi aggiunto come per rendere operativa la sforbiciata agli stipendi sarebbe sufficiente “una delibera dell’Ufficio di Presidenza, non servono leggi o iter complessi”.
Nel giorno in cui tramite il suo blog Beppe Grillo torna a chiedere un reddito universale per tutti i cittadini, ecco che il Movimento 5 Stelle torna a cavalcare un altro suo storico cavallo di battaglia: quello del taglio degli stipendi dei parlamentari.
“Cari parlamentari, dimezziamoci tutti lo stipendio - è la proposta - Tutti, non soltanto il MoVimento 5 Stelle. E non una sola mensilità, sarebbe troppo comodo. Intendiamo tutti gli stipendi da qui alla fine della legislatura. Tagliamoli alla fonte, non servono fondi o conti intermedi in cui versarli”.
Come sottolineato da Vito Crimi, da quando è iniziata l’emergenza coronavirus il Movimento 5 Stelle ha deciso di donare le proprie restituzioni, per un totale di 3 milioni, alla Protezione Civile per l’acquisto di materiali e strumenti necessari ai reparti di terapia intensiva e alle nostre strutture sanitarie.
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