Crisanti attacca Draghi: “Quanti morti siamo disposti a sopportare per riaprire?”

Alessandro Cipolla

20/04/2021

Andrea Crisanti continua a scagliarsi contro le riaperture decise da Mario Draghi: “Non si vaccina con elevati livelli di trasmissione perchè si selezionano le varianti resistenti al vaccino, l’Italia soffre di un analfabetismo scientifico”.

Crisanti attacca Draghi: “Quanti morti siamo disposti a sopportare per riaprire?”

l’Italia viste le anticipazioni del prossimo decreto si appresta a riaprire dal 26 aprile, ma questa svolta del Governo annunciata in conferenza stampa da Mario Draghi non sembrerebbe essere piaciuta affatto ad Andrea Crisanti.

Il popolare microbiologo e accademico, diventato una sorta di star da quando è scoppiata la pandemia, non ha usato mezze parole per bocciare le imminenti riaperture annunciate dal Governo.

L’Inghilterra dal lunedì passato si trova in una situazione simile a quella in cui si troverà l’Italia da lunedì prossimo - ha spiegato Crisanti ospite di Zapping su Radio1 - solo che loro hanno il 70% della popolazione vaccinata e 20 morti al giorno, noi apriamo in una condizione nettamente diversa”.

Durissima è la conclusione “l’Inghilterra ha preferito salvaguardare la salute delle persone, l’Italia evidentemente no”, quanto a Draghi il microbiologo ha voluto sottolineare che “il rischio ragionato non esiste, ci faccia capire quanti morti siamo disposti a sopportare per riaprire”.

Il rischio sarebbe quello di fare come il Cile dove, con una protezione del 40% della popolazione, hanno riaperto gradualmente e “nel giro di due mesi si sono ritrovati devastati da una ondata piena anche di varianti resistenti ai vaccini, e noi in Italia stiamo per riaprire con il 15% della protezione media della popolazione”.

Non si vaccina con elevati livelli di trasmissione perchè si selezionano le varianti resistenti al vaccino - ha continuato Crisanti - siamo all’abc della genetica, io penso che l’Italia soffra di un analfabetismo scientifico”.

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