Roberto Fico oggi incontrerà i rappresentanti delle forze di maggioranza compresa Italia Viva per cercare di trovare un accordo sul programma: in questa crisi di governo, per il nome del prossimo premier i tempi rischiano di allungarsi, con Matteo Renzi che appare ancora una volta arbitro del destino politico di Giuseppe Conte.
Altro che far presto, questa crisi di governo appare essere destinata a prolungarsi con il nome del possibile nuovo premier che difficilmente verrà fatto martedì, giorno in cui Roberto Fico salirà al Colle per riferire a Sergio Mattarella l’esito del suo mandato esplorativo.
Quest’oggi il Presidente della Camera presenzierà un vertice alla presenza di esponenti del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Liberi e Uguali e quelli di Italia Viva, mentre i responsabili saranno rappresentati da Bruno Tabacci.
I leader per il momento restano fuori, con l’incontro che sarà il momento per cercare un’intesa su un programma di governo che possa essere la base di un Conte-ter. Le premesse però non sono delle migliori.
Matteo Renzi infatti sembrerebbe essere pronto a chiedere non solo una profonda discontinuità per quanto riguarda la squadra dei ministri, soprattutto per quanto riguarda quello dell’Economia, ma anche una sostanziale revisione del Reddito di Cittadinanza offrendo in cambio una sorta di pax sulla patata bollente del Mes.
Se queste sono le posizioni di partenza di Italia Viva, difficile che con un solo incontro possa arrivare la fumata bianca per un nuovo incarico a Conte, con Fico che così appare destinato domani a presentarsi al Quirinale senza avere in tasca il nome del possibile premier, allungando così i tempi di questa crisi di governo.
Crisi di governo: Renzi ha in pugno Conte?
Se Matteo Renzi chiederà di mettere mano al Reddito di Cittadinanza, oltre che impuntarsi sulla Giustizia e su un nuovo ministro dell’Economia, appare evidente come la riunione per stilare una sorta di programma di governo appare destinata a concludersi con un nulla di fatto.
A Roberto Fico così non resterebbe domani che salire al Colle senza un accordo tra le possibile forze politiche che potrebbero sostenere un Conte-ter. A quel punto, per l’avvocato le cose potrebbero complicarsi non poco.
Lo scenario più probabile è così quello di un nuovo giro di consultazioni dove però si potrebbe iniziare a discutere di un Presidente del Consiglio diverso, a meno che Giuseppe Conte non dovesse riuscire nelle prossime ore ad aumentare le fila dei responsabili.
La speranza di Conte è che dal vertice di oggi possa arrivare un accordo, ma se i renziani dovessero insistere su dei punti irricevibili soprattutto per il Movimento 5 Stelle, ecco che la fumata nera sarebbe inevitabile.
La telenovela della crisi di governo in piena pandemia potrebbe così continuare: se Matteo Renzi riuscirà a tenere uniti i suoi, allora a quel punto potrebbero essere il PD e i 5 Stelle a spaccarsi se la poltrona di Palazzo Chigi dovesse essere offerta a uno di loro.
Forte del fatto che le elezioni anticipate nessuno sembrerebbe volerle e che il progetto dei responsabili non si è ancora concretizzato, Renzi sembrerebbe avere ancora tra le mani il destino di Conte anche se il finale di questa crisi di governo sembrerebbe essere ancora tutto da scrivere.
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