Ultime notizie: approvata la seconda parte di riforme dal Parlamento greco. Quali i prossimi sviluppi per la crisi in Grecia? Ecco gli appuntamenti per le trattative sul terzo piano di salvataggio.
Ora che il Parlamento greco si espresso positivamente alla seconda parte delle riforme volute dall’UE per poter accedere alle trattative effettive per il salvataggio, la crisi in Grecia è tutt’altro che finita.
Ci attende un’estate densa di trattative tra il governo Tsipras e i creditori europei, che discuteranno di temi caldi come il taglio sul debito, prima che la Grecia possa ricevere effettivamente un finanziamento da 86 miliardi di euro.
Nelle prime ore di giovedì la Grecia compie un altro passo avanti per accedere definitivamente ad un terzo di salvataggio, dopo che il Parlamento greco ha approvato una seconda serie di riforme richieste dai creditori.
L’approvazione da parte dei legislatori del paese era una condizione fissata dai creditori internazionali della Grecia per l’avvio delle trattative ufficiali sul piano di aiuti da 86 miliardi di euro, volti ad aiutare il paese a scongiurare il default sul debito e a tornare a puntare alla crescita economica.
Ora però arriva la parte più difficile, in cui le due parti discuteranno questioni delicate come la riduzione del debito. Gli economisti, tuttavia, si aspettano che il piano di salvataggio venga raggiunto senza molti ostacoli.
Crisi in Grecia: cosa ci aspetta ora? Tutti gli appuntamenti per le trattative
Ecco gli eventi principali riguardo lo sviluppo della crisi in Grecia e l’accesso effettivo al piano di salvataggio:
Venerdì 24 luglio: alcuni membri degli istituto creditori della Grecia - Commissione Europea, BCE e FMI - voleranno ad Atene per inaugurare l’inizio delle trattative con il governo greco.
Seconda metà di agosto: Pierre Moscovici, il commissario europeo per l’economia, ha riferito ad inizio settimana di essere soddisfatto degli sviluppi in Grecia e che i creditori cercheranno di concludere le trattative per il salvataggio con la Grecia nelle ultime due settimane di agosto.
Un portavoce del governo greco ha rivelato martedì di aspettarsi che le trattative si concludano entro il 20 agosto.
Giovedì 20 agosto: la Grecia va incontro ad un’altra rata del debito da ripagare alla BCE per un ammontare di 3.2 miliardi di euro. Atene non ha i soldi per pagare senza poter contare sugli aiuti finanziari, quindi potrà far fronte al pagamento solo tramite i fondi provenienti dal terzo piano di salvataggio - se approvato in tempo - o grazie ad un altro prestito ponte.
Lunedì 20 luglio la Grecia ha utilizzato il prestito ponte per sanare il debito di circa 2 miliardi di euro con l’FMI e per rimborsare 4,2 miliardi di prestiti e interessi alla BCE.
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