L’avvio del collocamento in Borsa, la campagna record in Italia e numeri in continua crescita: CrowdFundMe chiude un 2018 da ricordare e annuncia i piani per l’anno nuovo.
Il 2018 è stato un anno decisamente positivo per il settore dell’equity crowdfunding, che negli scorsi 12 mesi ha raccolto 36 milioni di euro, più del doppio del totale raccolto sommando il 2016 (€4,5 milioni) e il 2017 (€11,7 milioni), e finanziato 114 tra startup, PMI e progetti immobiliari.
Il settore ha potuto godere di un rinnovato sostegno del legislatore e della classe politica: di recente è stata innalzata la soglia di esenzione dal prospetto informativo passata da 5 a 8 milioni di euro, e nella legge di Bilancio 2019 è stata confermata la possibilità, per i portali di equity crowdfunding, di collocare anche le obbligazioni di startup e PMI.
Si tratta di una crescita testimoniata anche da uno degli attori protagonisti di questo boom: CrowdFundMe. La piattaforma fondata da Tommaso Baldissera Pacchetti e Benedetto Pirro nel 2015, prima in Italia per numero di investitori, ha segnato molti primati in questi anni (ne abbiamo parlato qui) e ha chiuso un 2018 pieno di risultati soddisfacenti e che verrà ricordato per un traguardo in particolare: l’avvio della quotazione della società in Borsa nel listino AIM.
Il processo di collocamento iniziato lo scorso 23 novembre, gestito da Directa SIM, proseguirà fino al 18 gennaio 2019 dopo aver attirato l’interesse di diversi investitori istituzionali, anche esteri. È la prima volta che una società fintech in Italia - e un portale di equity crowdfunding in Europa - si quota in Borsa.
È un tassello importante nel raggiungimento degli obiettivi che CrowdFundMe si è prefissata per il 2019 e gli anni a venire: primo tra questi, l’affermazione come principale piattaforma di equity crowdfunding in Italia, insieme al coinvolgimento di un sempre maggiore pubblico di investitori attraverso l’educazione su questo innovativo strumento di finanza alternativa.
Con il nuovo anno ormai iniziato, è arrivato il momento di tirare le somme di questo 2018 di CrowdFundMe, per fare un riepilogo dei successi e i progressi fatti rispetto agli anni scorsi, con un occhio alle campagne più rappresentative di questa prolifica stagione.
La crescita di CrowdFundMe nel 2018
Le basi del business create nel 2017, anno in cui CrowdFundMe in cui ha iniziato a conquistare le prime posizioni nel mercato, si sono solidificate nel 2018.
Il dato più evidente è il capitale raccolto, che nell’anno appena concluso ha superato gli 8.700.000€ (contro i 3.500.000€ del 2017, +149%). 30 i progetti lanciati (contro i 23 del 2017), tra cui la campagna record in Italia, quella di Glass To Power 2, che da sola ha raccolto €2.250.000 e donato all’intero settore molta visibilità.
Il numero degli investimenti su CrowdFundMe è più che raddoppiato, passando dai circa 1.700 nel 2017 agli oltre 4.200 del 2018, per un totale di oltre 5.800.
Una crescita esponenziale avvenuta in tempi molto brevi: pensiamo che nel 2016 il portale aveva raccolto in totale 525.000 euro e chiuso con successo 4 campagne.
Oltre al proprio sviluppo economico e di immagine presso la comunità finanziaria, CrowdFundMe ha incrementato anche il numero di utenti registrati alla piattaforma, che è passato da 2.245 del 2016 a 6.674 del 2017 e che quest’anno ha superato i 21.000.
Di pari passo alla piattaforma, è cresciuto anche un altro canale lanciato nel 2018 da CrowdFundMe: si tratta della community su Telegram (aperta a tutti), che in pochi mesi ha superato gli 800 iscritti ed è una delle più ampie del settore.
Sono cifre, queste, che come dicevamo all’inizio rispecchiano l’andamento del trend generale visto che il 2018 ha chiuso con 36 milioni di euro raccolti e si stima una raccolta di 60 milioni per il 2019 e 100 milioni nel 2020.
L’importanza degli investitori retail
Uno dei meriti di CrowdFunMe è sicuramente quello di aver puntato molto sugli investitori retail, che grazie all’equity crowdfunding hanno l’opportunità di investire in società ad alto potenziale di crescita prima inaccessibili. E come testimoniato dai numeri diffusi dalla piattaforma, sempre più investitori retail facoltosi hanno iniziato a usare l’equity per differenziare il portafoglio, facendo registrare il +160% di investimenti superiori a 10.000 euro nel 2018.
Sono cresciuti anche gli investimenti sottoscritti da parte di società e grandi imprese, ormai consapevoli dell’importanza di fare open innovation. Un esempio? L’investimento di oltre 600mila euro del gigante del settore elettrochimico Industrie De Nora SpA in Glass To Power.
Campagne CrowdFundMe: il Best of 2018
Da gennaio 2018 a oggi CrowdFundMe ha ospitato e lanciato imprese e startup che anche grazie all’aumento di capitale sulla piattaforma sono riuscite a dominare il mercato e hanno ricevuto importanti riconoscimenti.
Il 2018 è partito subito bene con il round della PMI innovativa MAIN, che ha chiuso con una raccolta di 294mila euro (su un obiettivo iniziale di 100mila) grazie al sostegno di 140 investitori. Anche il progetto di Smart Domotics, startup del settore clean tech che sviluppa soluzioni smart per l’efficienza energetica 4.0, è stato accolto decisamente bene. La campagna su CrowdFundMe ha raccolto 150mila euro in sole due settimane e di recente ha festeggiato la trasformazione in PMI innovativa aggiudicandosi anche il premio Speciale Microsoft al Premio Marzotto 2018.
Ma la campagna di CrowdFundMe simbolo del 2018 è indubbiamente quella di Glass To Power, che ha superato i 2 milioni di raccolta su un target di 500mila e che a oggi rappresenta la campagna di equity per l’aumento di capitale più grande di sempre in Italia.
In tema di successi, come non citare CleanBnB. Il 2° round partito a marzo 2018 ha portato a 500mila euro di raccolta da parte di 214 investitori, per un totale complessivo di quasi 627mila euro di capitale raccolto tramite equity crowdfunding su CFM. Tra i progetti più interessanti dell’anno ospitati sulla piattaforma troviamo Stirapp, la prima app di lavo e stiro con ritiro e consegna a domicilio in massimo 48 ore, la cui campagna ha visto la partecipazione di ben 208 investitori per un totale raccolto di 211 mila euro, e Userbot, la startup di intelligenza artificiale per l’automatizzazione del Customer Service, che in primavera ha lanciato la campagna a cui hanno aderito 130 investitori per un totale di 200mila euro raccolti.
Più recenti le campagne di Winelivery, al 3° round su CFM, che ha raccolto più di 1.100 milioni da 300 investitori; e ancora, I-Vitae che ha superato l’obiettivo iniziale di 150mila euro e chiuso in overfunding con quasi 240mila euro raccolti.
Ottimi risultati raggiunti anche da Osteria Rabezzana, azienda tradizionale torinese che ha scelto l’equity crowdfunding per crescere e innovare, giungendo all’overfunding con un capitale raccolto di quasi 210mila euro.
Dal lancio a oggi (valori aggiornati al 7 gennaio 2019) CrowdFundMe ha lanciato 60 progetti (di cui 4 in corso), ha chiuso con successo 43 campagne e raccolto in totale 12.370.000 milioni di euro da oltre 5.870 investimenti.
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