Curriculum Vitae: quali caratteristiche deve avere per essere perfetto? Ecco una guida con i consigli da mettere in pratica per non sbagliare (in allegato il modello Europass).
Il Curriculum Vitae - abbreviabile anche con la sigla CV - è quel documento dove viene indicata l’esperienza professionale e formativa maturata da chi si candida per un’offerta di lavoro. È il Curriculum Vitae che vene valutato dall’azienda per verificare se il candidato soddisfa le competenze tecniche e trasversali, come pure i requisiti e le qualità, per poter ricoprire una tale posizione.
È lo strumento con cui ci si interfaccia con le aziende, ragione per cui è importante sapere come fare un Curriculum Vitae e cosa scrivere, ponendo poi l’attenzione sugli errori da non commettere in quanto potrebbero costarvi molto caro visto che un recruiter potrebbe immediatamente cestinare - senza neppure finire di leggerlo - un CV non di suo gradimento.
Il Curriculum Vitae rappresenta dunque il primo biglietto d’ingresso per entrare nel mondo del lavoro.
Un altro fattore importante su cui riflettere riguarda il modello del Curriculum Vitae conviene utilizzare, un problema comune tra chi cerca lavoro; solitamente il modello Europass è il più utilizzato, ma non sempre questo fa una buona impressione (specialmente quando non è strutturato nella maniera corretta). Ma ci sono anche delle alternative, come ad esempio può essere un buon Curriculum, graficamente appetibile, realizzato con Canva.
A tal proposito vogliamo dare una mano a tutti i giovani - e meno giovani - in cerca di lavoro che pur presentando il Curriculum Vitae a diverse aziende non vengono quasi mai richiamati, neppure per un colloquio conoscitivo.
Qui troverete il modello Europass più dei consigli su come fare e quali sono le cose a cui fare attenzione nella stesura di un Curriculum Vitae.
I migliori modelli di Curriculum Vitae
Come anticipato, il modello di CV più utilizzato è quello Europass, che potete scaricare e caricare di seguito.
Non sempre la scelta dell’Europass è la strategia migliore, anzi in alcune situazioni è meglio inviare un Curriculum che possa catturare l’attenzione. Soprattutto nelle situazioni in cui si invia una candidatura spontanea, per la quale quindi non è aperta una call, il modo migliore è distinguersi e far capire chi si è.
Esistono molte altri formati di curriculum che si possono scaricare, o meglio ancora creare. Per fare questo potete usare un programma online e gratuito: Canva.
Grazie a questo sito è possibile creare in modo semplice e veloce un proprio curriculum, scegliendo tra tanti modelli differenti, tra cui molti gratuiti.
Fate attenzione a non esagerare con i colori e la grafica, cercando di usare sempre uno stile chiaro e leggibile. Fate in modo che il vostro CV salti all’occhio non per la poca chiarezza, ma per il motivo opposto.
Le proposte che si trovano in rete sono tantissime e adatte alle più svariate professioni. Per questo, prima di cominciare a compilare un Curriculum, è importante capire cosa si vuole comunicare al recruiter. Cercate di capire quali sono i vostri punti di forza, quali le vostre caratteristiche che possono attrarre e puntate su queste.
Il vostro obiettivo deve essere mostrarvi perfetti per quel lavoro, non perfetti in generale. Provate quindi a riflettere un momento e a capire qual è vostro punto di forza, così da farlo arrivare anche a chi si occupa della selezione del personale.
Come scrivere un Curriculum Vitae che funziona
Scrivere un buon Curriculum Vitae è molto importante; il modo in cui è stato redatto ed organizzato stabilirà la differenza tra una chiamata o meno, tra un’assunzione o una mancata assunzione e così via.
Prima di capire come fare un CV efficiente è necessario comprendere cosa si può aspettare un’azienda, al giorno d’oggi, da un candidato. Generalmente le doti che più ci si aspetta da un lavoratore dipendente sono l’affidabilità, l’onesta, la puntualità e, ovviamente, le capacità tecniche.
Sapere per cosa e per chi si sta scrivendo può aiutare a scegliere le parole migliori per il CV. Ecco una lista con i migliori consigli per scrivere un Curriculum di successo; per un ulteriore approfondimento potete consultare la nostra infografica.
Indicazioni che trovate riassunte di seguito; alcune semplici regole da seguire per non commettere errore e avere un CV che sia ritagliato perfettamente su di voi.
1) Il formato da utilizzare per un CV
Come visto il precedenza, il formato europeo per i Curriculum Vitae è senza dubbio il più diffuso al giorno d’oggi. È l’ideale da mandare a grandi aziende, società strutturate o imprese all’apparenza molto formali. Per piccole imprese o settori specifici potrebbe essere opportuno inviare il CV in un formato diverso.
2) L’importanza della foto nel CV
La foto non è sempre necessaria nei Curriculum. Spesso la posizione ricercata non la richiede, nel dubbio perciò è sempre bene astenersi. È opportuno specificare però che ci sono diverse correnti di pensiero in merito e che ci sono selezionatori che asseriscono preferire i CV con una foto del volto del candidato, capace già da sé di trasmettere qualcosa sul possibile futuro dipendente. Se si ritiene opportuno inserirla, o se la tipologia del lavoro la richiede espressamente, la fotografia non deve mai essere fuori le righe: quindi è bene scegliere una foto professionale, elegante, ben inquadrata (solo il viso) e delle giuste dimensioni.
3) Quanto deve essere lungo un Curriculum Vitae?
Contrariamente a quanto si crede, il CV non deve essere mai eccessivamente lungo. Non esiste un numero massimo di pagine da riempire, ma CV estremamente corti o lunghi vengono di solito scartati, per ovvie ragioni. Bisogna essere capaci di condensare in un giusto spazio le informazioni che serviranno al selezionatore.
Una pagina di Curriculum Vitae è sicuramente la scelta migliore per far colpo su un recruiter, anche perché ricordate che questo - specialmente quando c’è un’opportunità di lavoro aperta - si trova a dover consultare centinaia di CV quindi è capace che si soffermerà su ognuno solamente per pochi minuti, soffermandosi alle informazioni contenute nelle prime pagine.
4) Attenzione all’indirizzo mail
Molte volte viene inserita la mail che è stata creata 20 anni fa, la mail che si utilizza con gli amici e che si legge più di consueto. Tale approccio è sicuramente sbagliato, meglio inserire una mail più professionale del tipo nome.cognome@dominio.it, sicuramente segno di una serietà del candidato e di attenzione ai dettagli.
5) Autorizzazione al trattamento dei dati
L’autorizzazione è obbligatoria per legge. Non tutti ci fanno caso, ma le grandi aziende sì. Ecco perché alla fine del vostro Curriculum Vitae non può mancare una delle seguenti diciture:
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel Curriculum vitae ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 13 del GDPR (Regolamento UE 2016/679).
- Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio Curriculum vitae in base all’art. 13 GDPR 679/16.
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale.
E attenzione, perché tale autorizzazione va anche sottoscritta. Ragione per cui il Curriculum Vitae deve essere firmato.
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Il Curriculum Vitae deve essere firmato?
6) Essere onesti nel CV
È pratica purtroppo comune quella d’inserire attività lavorative non effettivamente svolte oppure quella di aggiungere capacità tecniche che in realtà non si possiedono.
Basta poco affinché la verità salti fuori, una telefonata in cerca di referenze o un normalissimo test tecnico. Ed è il motivo per cui ci sono aziende che al momento dell’assunzione chiedono il cosiddetto modello C2 storico (che si può richiedere al Centro per l’impiego di competenza), così da verificare se effettivamente il candidato possiede l’esperienza lavorativa tanto vantata nel Curriculum.
7) Come posizionare le esperienze lavorative
Nel CV è bene dare uno spazio rilevante alle esperienze lavorative avute in passato, ma solo quanto afferenti al proprio profilo professionale. Ad esempio, se ci si candida per una posizione di fotografo, è inutile raccontare di esperienze avute in altri settori che poco hanno a che fare con la professione ricercata.
E attenzione anche all’ordine cronologico delle esperienze lavorative. Molto probabilmente non interesserà a nessuno l’attività svolta 25 anni fa, magari neppure attinente alla posizione ricercata. È bene dunque cominciare dall’alto, con le esperienze più recenti e lasciare in fondo quelle più distanti nel tempo.
8) Attenzione agli errori
Gli errori di ortografia o di sintassi non devono in nessun caso essere presenti nel CV. Come fare per evitarli? Leggerlo più volte prima dell’invio e sottoporlo a una verifica di un amico o conoscente più esperto. Può anche essere utile integrare nel browser un tool per la correzione degli errori grammaticali (come ad esempio LanguageTool).
9) Lo stile vuole la sua parte
Lo stile scelto (font, dimensioni ecc.) ha una sua importanza. È uno dei pochi modi che abbiamo di trasmettere qualcosa del nostro modo di essere prima di un incontro «de visu». Perciò vanno evitati i comic sans e tutte quelle formattazioni disordinate o grossolane che potrebbero impressionare negativamente il selezionatore.
10) Il nome prima di tutto
Il nome del file deve essere scritto bene. «marco rossi CV» o «M.R CV» piuttosto che «Curriculum vitae di M. Rossi» o semplicemente «CV» sono tutte nomenclature irritanti e sconclusionate che potrebbero portare la persona preposta alla scrematura dei Curriculum a cestinare il file semplicemente per la sua disordinata e disattenta nomenclatura.
Una volta capito come fare un CV, è poi necessario prepararsi per il primo colloquio. Anche in questo caso, i principi da seguire sono sempre i medesimi alla base della redazione in buon Curriculum Vitae.
Curriculum Vitae funzionale: cosa è bene sapere
Un capitolo a parte lo merita il tema riguardante il Curriculum Vitae cosiddetto funzionale. Nel dettaglio, è bene avere un CV - continuamente aggiornato - che sia in linea non solo con la propria persona ma anche con quella che è la posizione lavorativa ricercata.
Paradossalmente, se la vostra ricerca di lavoro è orientata su più settori - ad esempio chi vuole lavorare in fabbrica ma gli andrebbe bene anche un lavoro da commesso - sarebbe opportuno avere due diversi Curriculum Vitae.
Questo perché un Curriculum da cameriere è diverso da quello, ad esempio, di un fotografo, sia per le caratteristiche che per i contenuti. Ogni CV deve mettere in risalto sì i vostri punti di forza, ma quelli che sono più adatti per la posizione lavorativa da voi ricercata.
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