Bill Gates vuole pagare più tasse. Ma non è il solo miliardario a ritenere che il sistema contributivo che lo ha reso ricchissimo sia ingiusto
Secondo Bill Gates (che al momento detiene un patrimonio da $108.8 miliardi) il sistema economico che ha permesso la sua estrema ricchezza è ingiusto. La distanza fra i redditi più alti e bassi negli Stati Uniti si è allargata molto negli ultimi 50 anni, ha scritto il fondatore di Microsoft, e per risolvere il problema il governo USA dovrebbe aumentare le tasse per i ricchi.
Per Bill Gates il sistema economico è ingiusto
In un articolo sull’anno appena passato, pubblicato sul suo blog personale, Gates riflette sulle “evidenti ineguaglianze che separano chi è fortunato da chi è sfortunato”. “Come risultato da questa disuguaglianza io ho immensi privilegi”, ha aggiunto il secondo uomo più ricco al mondo (qui la classifica).
Per Gates, un sistema contributivo equo è quello in cui “se hai più soldi, paghi una percentuale di tasse maggiore”. “Penso che i ricchi dovrebbero pagare più di quanto paghino attualmente, e questo include Melinda e me”, ha scritto Gates facendo riferimento alla moglie.
Quello di Gates è, sostanzialmente, un endorsement alla tassa sull’estrema ricchezza che vuole introdurre Bernie Sanders, uno dei maggiori competitor all’elezione al congresso dei Democratici USA.
Il piano di Sanders prevede l’introduzione di una tassa solo su chi ha un patrimonio di oltre 32 milioni di dollari.
“Non vedo alcuna ragione per favorire il benessere sul lavoro, come invece facciamo oggi”, ha scritto Gates sul suo blog. “È la prova più chiara che il sistema non è giusto”, ha aggiunto.
I miliardari che vogliono pagare più tasse
Ma Gates non è l’unico miliardario a voler pagare di più. L’imprenditore Mark Cuban, ad esempio, è andato anche oltre: nel 1999 ha pagato alcuni dipendenti della sua Broadcast.com con azioni, per poi vendere la compagnia a Yahoo per 6 miliardi. “300 dipendenti diventarono milionari” ha raccontato Cuban a CNBC.
Anche Warren Buffett, che ha fondato insieme a Gates l’organizzazione umanitaria The Giving Pledge, pensa che i ricchi dovrebbero contribuire di più. “Per molti di loro non sarebbe un problema pagare più tasse, in particolare quando ci sono così tanti concittadini che stanno davvero soffrendo”, ha scritto sul New York Times nel 2011. Da allora, la politica non lo ha ascoltato.
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