Dark pool e MiFID II: le novità in arrivo per il “trading al buio”

Flavia Provenzani

05/08/2017

Cosa cambia per le dark pool e il trading sui titoli europei con il nuovo regolamento MiFID II in arrivo nel 2018?

Dark pool e MiFID II: le novità in arrivo per il “trading al buio”

L’ingresso della MiFID II si avvicina, mentre rimangono molti i dubbi sulla sua efficacia nel risolvere i problemi che attanagliano i mercati finanziari europei, prima su tutti la questione delle dark pool.

Quali cambiamenti riuscirà ad apportare il nuovo regolamento europeo per i mercati finanziari, in vigore dal 1° gennaio 2018?

Cosa sono le dark pool

I trader utilizzano le dark pool per acquistare e vendere azioni senza rivelare in anticipo la dimensione dei loro ordini o il prezzo che sono disposti ad accettare. Non scoprire la mano gli permette di investire senza che i prezzi delle azioni si ritorcano contro di loro, ma nascondere le bid e le offerte riduce il flusso di informazioni che rende efficienti i mercati nel fissare i prezzi.

Le nuove norme dell’Unione Europea che entrano in vigore a gennaio 2018, conosciute come MiFID II, sono state progettate per forzare la maggior parte del trading azionario di mercato sui mercati azionari pubblici e ufficiali, ma potrebbero non essere sufficienti per impedire ai trader di rimanere nel buio.

Chi usa le dark pool?

Le dark pool, anche se rappresentano meno del 10 per cento del trading azionario europeo, sono essenziali per il modo in cui i grandi investitori acquistano e vendono azioni. I grandi gestori di fondi spesso possiedono quote del 5 percento o più in singoli titoli. Quando devono scambiare molte azioni, preferiscono fare l’operazione in “dark” come un unico blocco.
Questa necessità è diventata più importante con l’aumento dei trader ad alta frequenza, che utilizzano algoritmi per individuare ordini in blocco e scambiarli contro di loro quasi immediatamente. Questi soggetti rendono i mercati pubblici potenzialmente molto più costosi delle dark pool per grandi ordini. Non è un caso che le dark pool siano cresciute di popolarità contemporaneamente alla presa dei trader high-speed, che hanno sfalsato i market maker tradizionali.

Che cosa vuole l’UE?

La Commissione europea, braccio esecutivo dell’UE, concorda sul fatto che le dark pool abbiano un ruolo nel far incontrare gli ordini più grandi. Quello all’UE non piace proprio vedere sono piccoli trader che operano al buio. E quindi mette dei limiti.

Le novità comprese nella MiFID

Quali trade si possono ancora compiere nelle dark pool?
Ci sarà un’esenzione per i trade più grandi. La soglia per essere considerati tali varia a seconda della quantità scambiata. Per le azioni meno scambiate, un blocco di soli 15.000 euro conta come trade a larga scala. Per le più vendute (azioni con un volume di oltre 100 milioni di euro al giorno), la soglia è di 650.000 euro.

Quali trade non si possono più fare?
A partire dal mese di gennaio, nessuna azione potrà essere scambiata “al buio” se l’8 per cento del suo volume di trading nei 12 mesi precedenti è avvenuto lontano dagli exchange pubblici. Le regole dell’UE mettono un freno allo scambio di azioni in una dark pool inividuale se questa rappresenta il 4 per cento del volume di tale titolo.

Quali effetti?

Secondo le stime, le nuove regole metteranno un freno a tre quarti delle grandi azioni europee provenienti dalle dark pool. I trade che sono abbastanza grandi da essere considerati su larga scala possono ancora avvenire al buio, indipendentemente dal fatto che il titolo sia sospeso.

I limiti imposti dalla MiFID II sono impostati a livelli arbitrari - non ci sono prove che i mercati pubblici siano in difficoltà quando una negoziazione al buio supera l’8 per cento dei volumi totali. L’FCA, che possiamo considerare la Consob inglese, ha affermato che il dark trading può rendere le borse meno efficienti, ma solo se i volumi scambiati in dark pool superano il 15%.

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.