Davigo, polemiche per le affermazioni su divorzio e uxoricidio

Isabella Policarpio

05/02/2020

Secondo Piercamillo Davigo, presidente della II sez. penale della Cassazione, il divorzio è più “conveniente” dell’omicidio della moglie. Il suo sarcasmo però non piace né agli avvocati che ai magistrati.

Davigo, polemiche per le affermazioni su divorzio e uxoricidio

Ancora polemiche sul magistrato Piercamillo Davigo, membro togato della Corte di Cassazione, di cui è il presidente della II sez. penale. Stavolta a scatenare l’indignazione sui Social e non solo sono le frasi pronunciate in un video ormai virale su Facebook e Whatsapp, quello in cui Davigo mette a confronto l’iter del divorzio con la pena prevista per l’uxoricidio, dicendo che per un uomo è più conveniente il secondo che il primo, naturalmente sotto il profilo delle conseguenze giuridico-legali.

Anche se, come Piercamillo Davigo ha tenuto a precisare, si è trattato di una battuta di spirito, moltissimi avvocati e magistrati ritengono le sue parole sessiste e oltraggiose.

Ironizzare sulla condizione delle donne, visto il crescente numero di femminicidi (spesso ad opera dei mariti), è sconveniente sotto ogni punto di vista, specie se le parole provengono proprio da chi, invece, dovrebbe avere una posizione di garanzia della legge e dei diritti costituzionalmente sanciti.

Piercamillo Davigo, il peso delle parole

Dopo la proposta di introdurre la responsabilità solidale degli avvocati, Davigo riaccende le polemiche riguardo alla “battuta di spirito” sul divorzio e l’uxoricidio.

Il video ormai virale sta facendo il giro dei Social network ed aumentano ogni giorno le visualizzazioni su Youtube, anche se non si tratta di affermazioni recenti ma di una registrazione risalente a 10 anni fa. Nel filmato in questione egli sostiene che per un marito sia più conveniente uccidere la moglie piuttosto che procedere alla separazione o al divorzio. Questo perché la pena per l’uxoricidio in presenza di circostanze attenuanti e del rito abbreviato viene ridotta a soli 5 anni, anziché i 30 previsti dal Codice penale.

Il presidente della II sez. penale della Cassazione ha spiegato più volte che si è trattato di una provocazione sarcastica e che il suo intento era quello di evidenziare il malfunzionamento della Giustizia e i suoi paradossi. Tuttavia il video ha suscitato l’indignazione di una larga schiera di avvocati e magistrati, poiché se è giusto criticare gli aspetti problematici della Giustizia non è allo stesso modo opportuno che un garante del diritto faccia ironia su una questione così delicata.

Antonella Veltri, presidente del Consiglio direttivo di Donne contro la violenza in rete ha dichiarato al riguardo:

“È una esternazione pericolosa che scivola nell’istigazione al femminicidio. Virale? Denuncia un disagio: la lentezza della giustizia. Trovo sconveniente che un giudice possa fare questo confronto ed esprimersi come Davigo, anche in virtù del ruolo che occupa”.

Questo è quanto è stato riportato dall’Agenzia stampa Adnkronos.

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