Decreto Banche: le misure previste per rafforzare il sistema bancario in 4 punti

Patrizia Pellegrino

8 Febbraio 2016 - 08:43

In discussione il decreto legge Banche questa settimana presso il Cdm. Obiettivo: rafforzare un sistema bancario. Ecco i punti principali

Decreto Banche: le misure previste per rafforzare il sistema bancario in 4 punti

Decreto Banche: cosa prevede e quali sono i punti principali che dovrebbero rafforzare il sistema bancario italiano?
Sarà in discussione questa settimana presso il Consiglio dei Ministri il decreto legge che contiene diverse misure finalizzate al rafforzamento del sistema bancario italiano.

Dopo le ultime vicende di questi mesi - le quattro banche territoriali andate in default e salvate in extremis anche grazie ai soldi dei risparmiatori, l’entrata in vigore del bail in, il problema dei non performing loans che hanno rallentato l’erogazione del credito, linfa vitale dell’economia, il generale crollo di fiducia degli italiani negli Istituti di credito che dovrebbero tutelare i nostri risparmi - il Governo ha deciso di intervenire con un blocco normativo unico e urgente per rafforzare il sistema bancario che conferma rimane tuttavia solido.

Vediamo insieme i 4 punti del decreto banche che verranno molto probabilmente varati mercoledì prossimo.

1) Decreto Banche: garanzia pubblica a pagamento per le sofferenze bancarie

All’esame del Consiglio dei Ministri dovrebbero essere incluse le norme che recepiscono l’accordo raggiunto con Bruxelles sul nodo prezzi e sulle modalità di acquisto delle garanzia dello Stato.

L’accordo raggiunto, lo ricordiamo brevemente, riguarda principalmente i seguenti passaggi:

  • ogni banca creerà uno o più società veicolo Spv (special purpose vehicole), a seconda delle proprie esigenze e necessità, alla quale trasferirà i crediti in sofferenza (mutui, prestiti al consumo…)
  • la società veicolo o Spv cartolarizza questi prestiti e quindi li impacchetta e li emette sul mercato attraverso l’emissione di diverse tranche di bond (Obbligazioni Abs-Asset backed securities) con livelli di rischio crescenti che possono essere: titoli senior, mezzanina, titoli junior, questi ultimi privi di garanzie e comparabili all’equity. Queste obbligazioni frutteranno un interesse che può essere giudicato interessante dagli investitori poiché una parte delle risorse verranno raccolte dalla Spv, come interessi e restituzione di capitale, proprio dai prestiti in sofferenza. In questa fase un ruolo centrale lo avranno le agenzie di rating che dovranno valutare nel dettaglio il valore dei crediti deteriorati.
  • la garanzia pubblica e il prezzo: punto nodale dell’accordo con Bruxelles è stato proprio la definizione del prezzo e delle modalità di acquisto della garanzia pubblica. Le banche che cartolarizzano e cedono crediti deteriorati potranno richiedere la garanzia statale, per i titoli senior con un rating investment grade, a fronte del pagamento di una commissione periodica al Tesoro, calcolata come percentuale annua in base al rendimento dell’ammontare garantito. La garanzia avrà un prezzo di mercato in linea con i Credit default swap (cds) emessi da emittenti nazionali con rating graduati sulla base della rischiosità dei sottostanti crediti deteriorati raccolti e sulla durata.

2) Decreto Banche: revisione della legge fallimentare

Prevista un’accelerazione delle procedure esecutive per il recupero crediti.
Nel decreto banche dovrebbero essere incluse le norme che revisionano la legge di diritto fallimentare e che velocizzano le procedure e il recupero dei crediti deteriorati. Norme importanti in quanto concorrerebbero a determinare a loro volta il valore dei crediti. Il testo della riforma include due importanti misure:

  • la figura del mediatore per facilitare le intese: in caso di situazioni da sovraindebitamento del consumatore o dell’impresa è prevista la figura di un organismo di mediazione che dovrà intervenire in via preventiva, quando ancora l’imprenditore non è precipitato in una situazione di insolvenza, per facilitare un‘intesa con i creditori.
  • rafforzamento della specializzazione dei magistrati e adeguamento degli organici: saranno previste delle sezioni specializzate per le procedure concorsuali che riguardano l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese e il sovraindebitamento del consumatore e di altre tipologie di debitori.

3) Decreto Banche: rimborso ai risparmiatori più veloce

Rimborso ai risparmiatori: nuovo provvedimento unico per velocizzare i tempi

Come già riportato nei nostri precedenti articoli, il rimborso degli obbligazionisti subordinati della 4 banche (Marche, Etruria, Carichiate e Carife) secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, avrebbe dovuto essere attuato tramite un decreto ministeriale per definire le procedure di arbitrato e un dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri) per definire i criteri di indennizzo.

Per velocizzare ulteriormente i tempi e saltare le lungaggini burocratiche il Governo ha deciso di inserire nel dl banche anche le norme attuative di quanto stabilito nella Legge di Stabilità: ossia la previsione di un Fondo di solidarietà di 100 milioni da destinare a chi si è trovato esposto, non per sua responsabilità, a gravi perdite finanziarie.

4) Decreto Banche: la riforma del credito cooperativo

Anche l’autoriforma della Bcc farà parte del provvedimento in discussione presso il Cdm. Obiettivo della riforma sarà, lo ricordiamo, una significativa integrazione del sistema delle Bcc creando un importante polo bancario costituito da:

  • una capogruppo Sp.A. con una quota di controllo da parte delle Bcc del 51 %
  • un patto di coesione cui aderiranno le 364 Bcc
  • un meccanismo di garanzie reciproche che hanno come comune denominatore il patrimonio di tutte le banche dal valore di oltre 20 miliardi.

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