Decreto Cura Italia di aprile: Conte spera di approvarlo entro la fine del mese. I tempi si allungano: da inizio emergenza non è ancora arrivato un euro.
Il Decreto Cura Italia atteso per la prima metà di aprile slitta ancora: per i nuovi bonus per le partita IVA, ma anche per il reddito di emergenza, bisognerà attendere ancora qualche settimana.
Se c’è una cosa che si può certamente rimproverare a questo Governo è la mancanza di velocità: dall’inizio dell’emergenza, infatti, non sono ancora arrivati i soldi promessi ai lavoratori, poiché per il bonus 600,00€ - ma anche per la cassa integrazione - c’è ancora attendere.
La stessa lentezza sta riguardando il Decreto Cura Italia di aprile, nel quale saranno stanziate ulteriori risorse per garantire nuovi aiuti alle famiglie. Un provvedimento per il quale il Governo intende stanziare almeno altri 25 miliardi di euro, ma per una cifra più precisa probabilmente bisognerà attendere quanto verrà deciso dal Consiglio Europeo del 23 aprile, quando si spera di avere maggiore chiarezza in merito agli aiuti riconosciuti ai Paesi dell’Eurozona.
Ed è proprio questo, probabilmente, che sta facendo slittare l’approvazione del nuovo Decreto Cura Italia atteso ad aprile, con i lavoratori che attendono con ansia di poter toccare con mano gli aiuti economici promessi dal Governo.
Decreto Cura Italia, slitta ancora: le parole di Giuseppe Conte in merito
Durante la conferenza stampa di venerdì 10 aprile, il Presidente del Consiglio ha garantito che presto ci sarà il riconoscimento di nuovi aiuti economici a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese.
Tuttavia ha poi aggiunto che “speriamo di approvare questo nuovo provvedimento entro la fine del mese”. I tempi, quindi, non sono così ristretti come si pensava inizialmente, quando stesse fonti governative nelle scorse settimane parlavano di voler approvare questo provvedimento entro Pasqua.
Ebbene, le festività pasquali sono arrivate e per i lavoratori non solo non è arrivato neppure un euro di aiuti, ma non vi è neppure l’ufficialità riguardo ai nuovi sostegni al reddito in arrivo.
In questi giorni si è parlato di reddito di emergenza, o anche di bonus per le partite IVA che salirà ad 800,00€; ma si tratta solamente di indiscrezioni, e spesso ci sono Ministri che si smentiscono l’un con l’altro.
Chiarezza si potrà avere solamente con la pubblicazione del Decreto Cura Italia di aprile, per il quale però i tempi si fanno più lunghi di quanto si credeva inizialmente. E quel “speriamo” non è ben augurante, in quanto dimostra che il Governo sta trovando delle difficoltà maggiori rispetto a quelle preventivate.
Difficoltà che probabilmente dipendono dallo stallo in Europa, perché indipendentemente da quanto ha voluto far passare Giuseppe Conte, non siamo ancora nemmeno lontanamente vicini al traguardo. Perché se è vero che l’Italia non ha attivato il MES, e probabilmente non lo attiverà neppure in futuro, è pur vero che la proposta degli Eurobond difficilmente otterrà il via libera.
Ma chi ne paga le conseguenze? Lavoratori e famiglie italiane, costrette a chiudere le proprie attività lavorative con la promessa di un aiuto economico che a più di un mese dall’inizio dell’emergenza tarda ad arrivare.
Perché è vero che la burocrazia in Italia è un problema non di poco conto, ma allo stesso tempo spettava al Governo trovare una soluzione affinché le procedure potessero essere più veloci (almeno in questa situazione).
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