Depenalizzazione reati e sanzioni pecuniarie. Cosa accade a chi non paga o è nullatenente?

Rosaria Vincelli

24 Febbraio 2016 - 12:39

Depenalizzazione dei reati in illeciti amministrativi: solo una sanzione pecuniaria. Cosa accade a chi non paga? Salvo chi si dichiara nullatenente? Ecco le nuove sanzioni e cosa accadrà.

Depenalizzazione reati e sanzioni pecuniarie. Cosa accade a chi non paga o è nullatenente?

La depenalizzazione dei reati e la trasformazione in illeciti amministrativi comporta per il trasgressore solo una sanzione pecuniaria. Cosa accade a chi non paga? E se il trasgressore è nullatenente cosa succede?
Il Decreto sulle depenalizzazioni è una misura volta a trasformare una serie di reati penali minori in illeciti amministrativi prevedendo, tra l’altro, una sanzione pecuniaria abbastanza alta.
Vediamo quali sono le nuove sanzioni e cosa accade a chi non paga.

Depenalizzazione reati: da reati a illeciti amministrativi

Con il Decreto depenalizzazioni circa 40 reati penali di minore entità sono stati trasformati in illeciti amministrativi il che vuol dire che la sanzione per i trasgressori resta, ora, solo di tipo pecuniario.

La lista dei reati depenalizzati è molto fitta: ingiuria; violazioni minori sul patrimonio; assenza di autorizzazione per la coltivazione di cannabis a uso terapeutico; omesso versamento di ritenute previdenziali; impedito controllo ai revisori; etc.

Stando a quanto contenuto nel Decreto, quindi, le sanzioni penali vengono sostituite con sanzioni amministrative di tipo pecuniario, seppure l’importo diviene molto più elevato (anche 50.000 euro).

Depenalizzazione reati: effetti sul trasgressore

Con il Decreto depenalizzazioni uno degli aspetti di maggiore rilevanza è rappresentato dal fatto che i trasgressori, non commettendo più un reato penale, non vedranno annotato nel Casellario giudiziale la trasgressione commessa, potranno, quindi, vantare una “fedina penale pulita”, ma gli sarà richiesto, in compenso, il pagamento di una sanzione amministrativa, se non impossibilitati a farlo.

Appare subito evidente l’intenzione del Governo di portare maggiori introiti nelle casse dello Stato: palese la riduzione del numero dei processi penali, almeno per i reati di minore entità, ma anche l’innalzamento delle sanzioni pecuniarie.

Depenalizzazione reati: cosa accade a chi non paga?

Il trasgressore è chiamato a pagare una sanzione pecuniaria, ma può verificarsi la possibilità di un suo mancato adempimento. Cosa accade in questi casi?

Gli importi dovuti e non versati saranno iscritti a ruolo e la relativa riscossione sarà affidata ad Equitalia che provvederà a notificare al trasgressore la cartella di pagamento.

E se non adempie neanche in questo caso?

In teoria viene avviata la procedura che prevede il pignoramento dei beni dell’inadempiente, il quale, in ragione delle nuove norme sulla riscossione esattoriale, godrà di diverse tutele che comporteranno la riscossione di una minima parte della sanzione:

  • impignorabilità della prima casa;
  • pignorabilità degli altri immobili solo per debiti superiori a 120mila euro;
  • ipoteca sulla casa solo per debiti superiori a 20mila euro;
  • pignoramento del conto corrente sui cui è accreditata la pensione o lo stipendio solo per la somma che eccede il triplo dell’assegno sociale (1.345,56);
  • pignoramento della pensione o dello stipendio entro i limiti massimi di seguito riportati: a) per chi ha uno stipendio/pensione fino a 2.500 euro, pignoramento massimo di 1/10; b) per chi ha uno stipendio/pensione da 2.501 a 5.000 euro, pignoramento massimo di 7/10; c) per chi ha uno stipendio/pensione da 5.000 euro in su, pignoramento massimo di 1/5.

Depenalizzazione reati: cosa accade ai nullatenenti?

Con la trasformazione dei reati penali in illeciti amministrativi si è sottoposti a sanzioni pecuniarie molto alte che però risultano vanificate sia dalle nuove norme sulla riscossione esattoriale, una tutela per l’evasore, che dall’alto numero di trasgressori che sono o si dichiarano nullatenenti.

Anche prima, con l’inquadramento delle fattispecie in esame nella categoria dei reati penali si andava spesso incontro all’impunità del trasgressore per prescrizione, irreperibilità, etc., ma quantomeno i soggetti venivano iscritti nel Casellario giudiziale.

Con la depenalizzazione, la fedina penale non viene “sporcata”, ma allo stesso tempo non è possibile nemmeno procedere ad esecuzione forzata.

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