La dieta Sirt, con cui la cantante Adele ha perso 45 chili, funziona davvero? Ecco quali sono i cibi previsti, le fasi e i possibili rischi legati a questo regime alimentare.
La dieta Sirt, o dieta del gene magro, torna alla ribalta dopo che le foto di Adele magrissima hanno fatto il giro del web. La cantante inglese ha perso 45 chili grazie a questo regime alimentare pubblicizzato anche da altri vip, tra cui Pippa Middleton e il pugile professionista David Haye.
Il nome Sirt deriva dal fatto che questa dieta attiva le proteine sirtuine, che sono dei composti in grado di riprodurre gli effetti della restrizione calorica e dell’attività fisica. Questo grazie all’assunzione di cibi sirt ricchi di polifenoli e dalle proprietà anti-invecchiamento e anti-infiammatorie. Il programma alimentare è diviso in 2 fasi e prevede un largo consumo di succhi verdi, thè matcha, centrifugati, spezie come curcuma e peperoncino, ma anche cioccolato, vino rosso e verdure a foglia verde.
Ma la dieta Sirt funziona davvero o è solo l’ennesima moda in fatto di alimentazione? Ecco tutte le cose da sapere.
Come funziona la dieta Sirt
Il funzionamento della dieta Sirt fa leva sui prodotti, principalmente vegetali, che sono in grado di aumentare il numero delle proteine sirtuine nel nostro organismo tra i quali troviamo il prezzemolo, le fragole, le cipolle, il cavolo e il vino rosso.
Questo particolare regime alimentare è stato elaborato da due nutrizionisti britannici, Aidan Goggins e Glen Matten, che nel loro libro “Dieta Sirt, la dieta del gene magro” illustrano del dettaglio i benefici di questa alimentazione basata sui Sirt Food e sulla restrizione calorica, come in ogni altra dieta.
Seguendo questo particolare regime alimentare si possono perdere molti chili in poco tempo, mangiando quasi esclusivamente prodotti vegetali che spesso sono vietati dalle altre diete come l’olio extra vergine di oliva o il cioccolato fondente all’85%. Gli alimenti consigliati sono ricchi di polifenoli, dei composti in grado di attivare le sirtuine.
Dieta Sirt: fasi, programma e durata
Lo schema della dieta Sirt ha una durata complessiva di 3 settimane e si divide in una fase 1 di 7 giorni e una fase 2 di 2 settimane, a seguito della quale è possibile ricominciare a introdurre gli alimenti derivati dagli animali e la carne.
Fase 1
Durante la fase 1, gli ideatori della dieta raccomandano di ridurre l’apporto calorico e di assumere ogni giorno un succo ottenuto da cavolo, rucola, mela verde, prezzemolo, gambi di sedano e tè verde che può essere prodotto facilmente a casa con l’ausilio di una centrifuga o un estrattore.
In questa prima fase è possibile perdere dai 3 ai 7 chilogrammi ma viene raccomandato di assumere circa 1000 calorie durante i primi 3 giorni, e 1500 calorie dal quarto giorno fino alla fase 2, continuando a bere il succo almeno due volte al giorno.
Fase 2
Nella fase 2, che dura 14 giorni, non sono previste particolari indicazioni per quanto riguarda l’apporto calorico, ma è necessario assumere quotidianamente un succo verde e introdurre solamente alimenti Sirt in tutti i pasti della giornata.
I Sirt Food sono degli ottimi alleati per la salute soprattutto per le proprietà che contengono naturalmente, in modo particolare per il fatto di essere degli antiossidanti e degli antinfiammatori. Per massimizzare i risultati anche l’esercizio fisico è incoraggiato per circa 30 minuti cinque giorni alla settimana, ma non è indispensabile.
Sirt Food: quali sono
Come detto in precedenza, i Sirt Food sono degli alimenti quasi esclusivamente di origine vegetale in grado di stimolare le proteine sirtuine che hanno dimostrato di avere diversi effetti benefici sull’organismo. Tra i principali alimenti Sirt troviamo:
- mirtilli;
- caffè;
- cavolo;
- rucola;
- prezzemolo;
- tè verde;
- sedano;
- mela verde;
- soia;
- olio extra vergine d’oliva;
- fragole;
- cioccolato fondente all’85%;
- curcuma.
Le avvertenze sulla dieta Sirt
Nonostante gli alimenti contenuti all’interno della dieta Sirt abbiano un gran numero di effetti benefici sull’organismo, è necessario precisare che la ricerca scientifica sulle proprietà dei cibi che agiscono sulle sirtuine è ancora in fase iniziale e si limita unicamente a studi eseguiti sugli animali.
Nel 2014 il Massachussetts Institute of Technology (MIT) ha condotto uno studio sui topi che ha permesso di scoprire che le sirtuine sono in grado di agire sui geni che mediano la conservazione del grasso all’interno del corpo. Essendo tuttavia una dieta che prevede una restrizione calorica, che potrebbe essere difficile da sostenere, è consigliabile consultare il proprio medico prima di iniziare questo nuovo regime alimentare.
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