Come diventare professionista antincendio: accordo tra Vigili del Fuoco e periti industriali

Simone Micocci

29 Novembre 2018 - 10:43

Per diventare professionista antincendio bisogna essere iscritto ad un albo professionale e aver partecipato ad uno specifico corso di formazione. Solo così si può chiedere l’inserimento nell’apposito elenco del Ministero dell’Interno.

Come diventare professionista antincendio: accordo tra Vigili del Fuoco e periti industriali

Il professionista antincendio è quella figura regolarmente iscritta all’albo professionale e all’elenco apposito tenuto dal Ministero dell’Interno che lungo tutto il processo edilizio - dall’avvio del progetto fino al compimento del cantiere - si occupa del controllo della sicurezza antincendio.

Il percorso per diventare professionista antincendio, con i requisiti annessi, è disciplinato dalla circolare emanata il 25 aprile del 2012 dal Ministero dell’Interno, nel quale viene stabilito che ai fini dell’iscrizione all’apposito elenco bisogna aver preso parte ad un corso base di specializzazione di prevenzione incendi.

Riguardo all’iter per diventare professionista antincendio, però, c’è una novità delle ultime ore: i Vigili del Fuoco e il Consiglio nazionale dei periti industriali hanno firmato una convenzione affinché il corso base di specializzazione per gli studenti iscritti ad un corso di laurea triennale convenzionato con l’ordine dei periti industriali, venga svolto all’interno di un semestre universitario. Il corso di specializzazione di conseguenza non sarebbe più post-laurea, ma durante.

Ma facciamo un passo indietro e analizziamo quanto stabilito dalla normativa vigente in merito al percorso per diventare un professionista antincendio, dal titolo di studio richiesto alla struttura del corso di specializzazione utile ai fini dell’iscrizione all’albo professionale.

Come diventare professionista antincendio

Per poter svolgere il ruolo di professionista antincendio è richiesta l’iscrizione negli appositi elenchi del Ministero dell’Interno. All’atto della domanda, bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione all’albo professionale;
  • frequenza, con esito positivo, del corso base di specializzazione di prevenzione incendi.

Requisiti: l’iscrizione all’albo

Partiamo dall’iscrizione all’albo professionale. Questa deve avvenire in uno dei seguenti albi:

  • ingegneri;
  • architetti-pianificatori-paesaggisti e conservatori;
  • chimici;
  • dottori agronomi e dottori forestali;
  • geometri e geometri laureati;
  • periti industriali e periti industriali laureati
  • agrotecnici e agrotecnici laureati;
  • periti agrari e periti agrari laureati.

Come titolo di studio per poter diventare professionista antincendio, quindi, bisogna avere una laurea in Ingegneria o Architettura (anche triennale), o anche il diploma in materie scientifiche purché sia utile per l’iscrizione ad uno dei suddetti albi professionali.

Requisiti: il corso di formazione

Vi è poi un secondo requisito da soddisfare per l’iscrizione agli appositi elenchi tenuti dal Ministero dell’Interno così da poter operare come professionista antincendio: la frequenza al corso di formazione e specializzazione.

I programmi dei corsi base di specializzazione sono stabiliti dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco - sentiti i Consigli nazionali delle professioni interessate - e devono avere una durata non inferiore alle 120 ore.

Nel dettaglio, il programma del corso si suddivide in 13 moduli sui seguenti ambiti disciplinari:

  • Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi
  • Fisica e chimica dell’incendio
  • Tecnologia dei materiali e delle strutture di protezione passiva
  • Tecnologia dei sistemi e degli impianti di protezione attiva - Sicurezza degli impianti tecnologici
  • Valutazione del rischio incendio e Gestione della sicurezza antincendio
  • Procedure di prevenzione incendi
  • Approccio ingegneristico e sistema di gestione della sicurezza
  • Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro
  • Attività a rischio di incidente rilevante
  • Progettazione in mancanza di regole tecniche
  • Progettazione in presenza di regole tecniche - Attività di tipo civile
  • Progettazione in presenza di regole tecniche - Attività di tipo industriale
  • Visita presso una attività soggetta.

Una volta frequentato con successo il corso bisogna comunicare al Consiglio provinciale del proprio Ordine o Collegio professionale; sarà questo a comunicare il codice di individuazione al professionista e ad aggiornare l’apposito elenco ministeriale.

Corso di specializzazione durante la laurea per i periti

Come anticipato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e l’Ordine dei periti industriali e dei periti industriali laureati hanno firmato una convenzione con la quale - con il partenariato con le università italiane convenzionate con l’Ordine dei periti - il corso di specializzazione si svolgerà direttamente durante il semestre di tirocinio professionalizzante.

Il corso sulla sicurezza e prevenzione incendi - utile per ottenere il requisito valido per l’abilitazione e per essere inseriti quindi nell’apposito elenco dei tecnici abilitati - deve rispettare comunque le suddette regole: la durata non può essere inferiore alle 120 ore mentre i programmi di insegnamento dovranno essere preventivamente approvati dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

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