Divieto di transito: regole e sanzioni

Guendalina Grossi

14/05/2018

Cosa rischia chi non rispetta il divieto di transito imposto dal Codice della Strada? Vediamo cosa stabilisce la normativa a riguardo.

Divieto di transito: regole e sanzioni

Il Codice della Strada stabilisce che spetta ai Comuni definire la circolazione nelle strade.

Questi quindi possono decidere di imporre divieti di transito in alcune zone della città al fine di agevolare il traffico e di rendere più fluida la circolazione soprattutto nelle aree limitrofe al centro storico.

Nel caso in cui un conducente dovesse essere sorpreso a circolare in una zona dove è stato imposto il divieto di transito questo sarà costretto a pagare una sanzione pecuniaria. Non è prevista invece nessuna sanzione amministrativa accessoria, come ad esempio la decurtazione di punti dalla patente o la sospensione della stessa, per chi infrange questo divieto.

Ma vediamo cosa stabilisce nel dettaglio il Codice della Strada e a quanto ammonta la multa per chi decide di non rispettare il divieto di transito.

Le regole del divieto di transito

Il divieto di transito è regolamentato dall’articolo 7 del Codice della Strada. Con questo divieto si impedisce agli automobilisti di circolare in entrambi i sensi della carreggiata oppure su un solo lato della stessa.

Tale divieto può avere portata generale oppure può essere limitato a determinate fasce orarie o a specifiche categorie di mezzi. Queste sono individuate in base alle misure o ad altre caratteristiche, come il trasporto di merci pericolose (quali materiali inquinanti o infiammabili).

La decisione e la definizione della circolazione nelle strade è stabilita dai Comuni, pertanto sono loro a decidere dove posizione i divieti di transito all’interno della città.

Le sanzioni

Il Codice della Strada prevede che chiunque violi il divieto di transito andrà incontro ad un sanzione pecuniaria che va da un minimo di 84 euro fino ad un massimo di 335 euro.

Non sono previste invece sanzioni amministrative accessorie - come la decurtazione dei punti dalla patente oppure il ritiro del veicolo nel caso in cui veniate beccati dalle autorità competenti ad infrangere la disposizione prevista dal CdS.

Per questo tipo di infrazione non è prevista neanche la sospensione della patente.

Ricordiamo che nel caso in cui il conducente decida di pagare la multa entro 5 giorni dalla notifica della stessa questo potrà beneficiare di una riduzione del 30% della stessa. Nel caso in cui questo non avvenga l’automobilista avrà tempo fino a 60 giorni per pagare la sanzione se non vuole pagare ulteriori more.

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