I dati Agcom sul tempo di parola nei Tg ai vari soggetti politici parlano chiaro: nel Partito Democratico sono state riportate quasi esclusivamente voci maschili, con la componente femminile mediaticamente silenziata.
C’era una volta una forza politica nel nostro Paese che si era eretta a paladina della uguaglianza di genere. A conti fatti però, questo nuovo corso del Partito Democratico sembrerebbe essere dominato soprattutto dagli uomini.
Non che prima le cose fossero così diverse, ma guardando i dati diffusi da Agcom sulla parola data ai vari esponenti politici all’interno dei Tg, appare lontano come tra i dem il gentil sesso praticamente quasi non esista.
A gennaio infatti, nel pieno della campagna elettorale per le regionali, nei Tg targati Rai nel Partito Democratico gli uomini hanno avuto parola per il 96,23% del tempo, lasciando alle donne la miseria del 3,11%.
Peggio è andato con La7, dove sempre per quanto riguarda il PD gli uomini hanno parlato per il 100% del tempo a disposizione. Considerando poi che nell’attuale governo i dem hanno una sola donna come ministro, Paola De Micheli alle Infrastrutture e Trasporti, il partito di Nicola Zingaretti sembrerebbe essere tutto spostato verso l’universo maschile.
Nel PD parola agli uomini
I dati diffusi dall’Agcom in merito al mese di gennaio, in calce all’articolo potete trovare il report completo in pdf, non sono di certo idilliaci per quanto riguarda la parola concessa alle donne del PD nei vari Tg.
Anche la Lega dove storicamente Matteo Salvini è solito attirare su di sé tutte le attenzioni farebbe meglio a riguardo, anche se c’è da dire che a gennaio il Carroccio aveva Lucia Borgonzoni candidata in Emilia Romagna.
Forza Italia e Fratelli d’Italia nel Tg di La7 invece fanno registrare un 100% di donne, mentre nei telegiornali targati Rai c’è più equilibrio di genere tra le varie forze politiche con il Partito Democratico comunque sempre maglia nera per la parola concessa alle donne.
Senza dubbio con la scissione di Italia Viva i dem hanno perso due ministre e una esponente di spicco come Maria Elena Boschi, ma questo squlibrio senza dubbio non rende onore al PD.
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