La Danimarca potrebbe essere il prossimo Paese a lasciare l’Unione europea: dopo Brexit pericolo di reazione a catena per l’eurozona.
Dopo la Brexit, la Danimarca potrebbe lasciare l’Unione europea, a dirlo è lo stato d’animo dei danesi. La permanenza della Danimarca tra i 27 Paesi dell’UE potrebbe essere messa in crisi come è accaduto in Gran Bretagna.
Dopo il Regno Unito, il prossimo Paese a uscire dall’UE potrebbe essere la Danimarca, che è stato tra i primi paesi ad aderire all’Unione europea nel 1973. La spinta più forte viene dal Partito del Popolo Danese, che rintraccia nell’Unione europea un pericolo per il Paese, specialmente per i flussi di migranti.
Lo scetticismo verso l’Europa si è manifestato con chiarezza lo scorso dicembre con il referendum con cui il popolo danese ha respinto la proposta del governo di rafforzare l’integrazione europea in materia di giustizia e sicurezza.
La Danimarca, oggi, ad oltre un anno di distanza dal referendum, non solo rischia ancora di uscire dall’Europol, ma rischia di abbandonare anche l’Unione europea.
Il resoconto di un sondaggio favorevole a un’uscita dall’Unione europea arriva pochi giorni dopo la notizia delle classi separate per figli di migranti nel liceo di Aarhus, la seconda città danese. In quell’istituto il numero degli studenti figli di immigrati nel 2007 era di 1 su 4, mentre ora è salito a 4 su 5.
La Danimarca negli ultimi anni è diventata un Paese meta di molti migranti, ma questo non sembra aver intaccato il benessere della nazione che secondo l’ONU è il Paese dove la qualità della vita è migliore.
Molti danesi, però, non la pensano così e aumentano le fila degli euroscettici, che individuano il problema nei trattati di Schengen.
Dopo Brexit, Danimarca a rischio uscita dall’UE
Uno dei problemi più gravi per i danesi è il libero flusso di cittadini all’interno d’Europa: il trattato di Schengen sarebbe il nodo cruciale su cui il Partito del Popolo Danese sta facendo leva per arrivare ad un abbandono dell’Unione europea come è accaduto in Gran Bretagna.
L’opposizione all’Unione europea in Danimarca è molto cresciuta negli ultimi mesi: al momento, secondo un recente sondaggio, il 42% dei danesi vuole un referendum per decidere della permanenza nella UE; le preferenze per rimanere nell’UE sono diminuite dal 56% dello scorso novembre al 44% di oggi. Il fronte degli euroscettici ha registrato un’impennata del 56% e ad oggi, in caso di un referendum sull’uscita dall’Unione europea, in Danimarca vincerebbe il “Leave”.
La parlamentare del Partito del Popolo Danese, Marie Krarup, è una accesa sostenitrice dell’uscita dall’Unione europea, e ritiene che il trattato di Schengen sia una minaccia per l’esistenza stessa della Danimarca. Dalla destra danese, l’unica soluzione per non aggravare le condizioni della Danimarca è uscire subito dall’Unione europea e chiudere le frontiere.
Il Partito del Popolo Danese si starebbe impuntando per arrivare a un referendum che sancisca l’uscita dall’Unione europea. il consenso sarebbe molto ampio, come testimoniato dal sondaggio e, anche nel caso del liceo-ghetto di Aarhus, dalla solidarietà che le organizzazioni degli insegnanti hanno espresso per il dirigente scolastico.
Il trattato di Schengen, a cui la Danimarca aderì vent’anni fa nel 1996, è ritenuto oggi un ostacolo e una potenziale catastrofe tanto da mettere l’Unione europea in cima ai pericoli per la Danimarca, addirittura davanti alla Russia di Putin.
Putin, ritenuto da Marie Krarup del Partito del Popolo Danese un despota arrogante, sarebbe di grande aiuto per la parlamentare se aiutasse la Danimarca ad uscire dall’Unione europea.
Che gli eurocrati di Bruxelles spaventino i danesi più della Russia è un dato che fa riflettere e anche un po’ sorridere, specialmente se si pensa che aerei militari russi hanno rischiato la collisione con gli aerei passeggeri danesi, o che esercitazioni della Russia hanno simulato un attacco all’isola di Bornholm, in territorio danese.
Con il rischio di una reazione a catena dopo la Brexit, e con le polemiche circa la sospensione dall’Unione europea dell’Ungheria, bisogna tenere sotto controllo la situazione in Danimarca.
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