Dove sciare senza green pass?

Chiara Esposito

7 Novembre 2021 - 08:57

Sci, nuove regole per le vacanze sulla neve: mascherine sì, Green Pass non sempre. Alcuni paesi hanno deciso di non richiederlo.

Dove sciare senza green pass?

La stagione invernale sulle piste da sci è alle porte ci si prepara alla ripartenza con un nuovo sistema organizzativo per gli impianti alpini.

Per l’intero arco alpino il 4 dicembre è la data ufficiale della ripartenza, anche se il primo opening è stato fissato per il 27 novembre. Gli appassionati che stanno aspettando di tornare sulla neve però dovranno attenersi a diverse regole ed osservare l’obbligo del Green pass, anche se solo in alcune zone località.

Gli stati si sono infatti mossi in completa autonomia, prendendo decisioni anche opposte tra loro. Ecco le indicazioni fondamentali da conoscere se ci si recherà sulle piste in Italia, Francia, Austria o Svizzera.

Il «no» dell’Austria: massimi divieti

Viaggiare in montagna in totale sicurezza è l’obiettivo più importante delle ferie invernali e proprio per tale motivo l’Austria si mostra assolutamente intransigente.

Sul tema Covid infatti abbiamo già sentito parlare di quarantene solo per i non vaccinati, ma ci sono ulteriori limitazioni in arrivo per questa categoria di cittadini. L’Austria infatti ha riaperto la stagione sciistica ma esclude totalmente i non immunizzati da ristoranti, movida, hotel ed eventi culturali così come dagli sport.

Gli impianti di risalita saranno loro inaccessibili e non si potrà neanche presentarsi come visitatori in nessuna delle cinque le grandi aree sciistiche di Stubai, Sölden, Hintertux, Pitztal e Kaunertal.

Francia, Green Pass solo se aumentano i casi

Spostandoci gradualmente verso paesi con un maggior tasso di tolleranza troviamo il caso della Francia in cui indossare la mascherina sarà obbligatorio nelle telecabine e per prendere seggiovie o ski-lift ma non c’è obbligo di Green Pass se si resterà sotto il tasso di incidenza nazionale di 200 casi per 100.000 abitanti.

L’annuncio è stato dato dal primo ministro Jean Castex che ha parlato anche di distanziamento nelle file «con controlli aleatori» e della possibilità, sono una volta seduti in seggiovia, di togliere la mascherina.

Dolomiti: qualche eccezione alla regola

Ancora diversa la condizione delle piste italiane che annunciano la riapertura con grande entusiasmo. Sul sito internet di Ista - Skiarea Cortina 2021 si legge infatti:

«Che la stagione della rinascita abbia inizio!».

Non per questo mancano le norme anti-Covid, seppur in forma contenuta. Sulle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo, precisamente dal Col Gallina, zona Passo Falzarego, chi voglia recarsi in montagna per sciare deve rispettare l’obbligo della mascherina fino all’accesso ai seggiolini (salvo che si tratti di minori di 12 anni).

Il Green Pass è invece obbligatorio per le cabinovie e le seggiovie con cupola e per l’utilizzo degli impianti di risalita con una capienza variabile fra l’80% e il 100%. Nessun controllo invece per la seggiovia senza cupola paravento. Per evitare assembramenti alle casse infine lo skipass giornaliero e plurigiornaliero è da acquistare online, una soluzione che salverà anche tempo per degli avventori.

Al momento l’unica reale preoccupazione è la concorrenza della Svizzera, stato limitrofo molto più permissivo.

Controlli zero: la decisione della Svizzera

Sulle piste della Svizzera si scia senza Green pass, lo certifica il Consiglio federale ratificando la decisione dell’associazione di categoria. Il certificato verde infatti non sarà obbligatorio per accedere agli impianti vista la decisione del gruppo Funivie Svizzere di equiparare le regole per le cabinovie e funivie a quelle per i trasporti pubblici dove non si deve esibire alcun lasciapassare sanitario.

Ovviamente resta in vigore l’obbligo per gli sciatori di indossare la mascherina nelle cabine e nei locali al chiuso così come il distanziamento all’interno degli edifici, ma l’obbligo del pass è scongiurato nelle condizioni epidemiologiche odierne. La norma verrà modificata solo qualora si verificassero serie condizioni emergenziali in tutto il paese.

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