Un paese UE è balzato recentemente agli onori delle cronache per un problema di sicurezza. Vediamo di cosa si tratta e i rischi che si corrono visitandolo
Gli ultimi 5 anni hanno rivoluzionato il mondo del turismo. Alcuni Paesi, in passato ritenuti pericolosi e poco ospitali, si sono modernizzati e hanno investito sui servizi e sull’accoglienza, trasformandosi in breve tempo in mete estremamente ambite grazie ai prezzi bassi e alle bellezze naturali ancora incontaminate.
In questo gruppo rientra con pieno diritto la splendida Romania con la vivace e movimentata Bucarest, le splendide spiagge affacciate sul Mar Nero e la leggendaria Transilvania, un paradiso fatto di foreste, castelli circondati dalla nebbia e deliziosi borghi medievali.
Da qualche tempo, però, è scattata l’allerta per un pericolo: quello degli attacchi degli orsi. Proviamo a capire di cosa si tratta e perché i turisti appassionati di escursioni e trekking vengono messi in guardia.
Il pericolo orsi in Romania
Una delle attrazioni turistiche più gettonate della Romania sono i Monti Carpazi, famosi per i loro suggestivi paesaggi e per la natura incontaminata. Purtroppo, però, questi territori sono anche l’habitat preferito dell’orso bruno.
Una specie che continua e moltiplicarsi e che, secondo un recente censimento del governo centrale, ha quasi raggiunto le 13.000 unità.
Il problema vero, però, è che a causa dell’antropizzazione e della sempre maggiore carenza di cibo, gli orsi si avvicinano sempre di più all’uomo, causando non pochi incidenti. Secondo le statistiche ufficiali, nell’ultimo ventennio 26 persone sono decedute a causa di attacchi degli orsi e 274 persone sono rimaste ferite in maniera grave. Le chiamate di emergenza invece, sono nell’ordine di qualche migliaio all’anno.
Per questo motivo il ministero dell’Ambiente, dopo aver completato 400 delle 500 uccisioni autorizzate, chiede ancora più flessibilità (anche per le amministrazioni locali) e ha inoltrato la richiesta a Bruxelles di rimuovere l’orso bruno dalle specie protette.
Una vera e propria emergenza nazionale di cui dobbiamo tenere obbligatoriamente conto se abbiamo in programma un viaggio in Romania.
Gli altri aspetti a cui fare attenzione se viaggiamo in Romania
Per chi intende viaggiare in questo splendido Paese gli orsi non sono l’unica problematica. Se visitiamo Bucarest, ad esempio, una buona idea è quella di tenersi alla larga da quartieri come Ferentari, Obor e Rahova, tristemente famosi per il degrado e l’elevato tasso di microcriminalità.
L’altra grande questione è quella delle strutture sanitarie. Se Bucarest non presenta grandi problemi in tal senso, spostandosi dalla capitale è raro trovare ospedali e centri medici di alto livello. E se aggiungiamo che la lingua è un notevole ostacolo (molto personale non conosce l’inglese), si capisce perché la strada migliore diventa quella di investire qualche soldo in un’assicurazione sanitaria internazionale prima della partenza.
Le bellezze della Romania
Fin qui abbiamo parlato degli aspetti negativi e dei pericoli, ma la Romania ha anche molto da offrire a chi la visita. Oltre a Bucarest e alla Transilvania ci sono centri come Brasov e Sibiu, famosi per le loro incredibili opere architettoniche gotiche e barocche e gli spettacoli naturali del Delta del Danubio, inseriti tra i patrimoni dell’UNESCO.
Il tutto visitabile a prezzi molto competitivi e senza incappare nelle invasioni di turisti che caratterizzano altre mete europee ben più pubblicizzate.
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