Dove seppellire cane e gatto dopo la morte: cosa dice la legge

Isabella Policarpio

20/01/2020

Quando un animale da compagnia muore, cane o gatto che sia, ci sono delle precise regole da rispettare per la loro sepoltura. Ecco cosa fare dopo la morte dell’animale d’affezione.

Dove seppellire cane e gatto dopo la morte: cosa dice la legge

La morte del cane o del gatto domestici può rivelarsi molto dolorosa e spesso si è impreparati sul da farsi. La prima cosa da fare è chiamare il veterinario, il quale deve emettere il certificato di morte, esattamente come avviene per le persone.

Questo certificato dovrà poi essere consegnato alla Asl entro 15 giorni che provvederà ad annotare il decesso dell’animale all’anagrafe e a disattivare il microchip, qualora cane e gatto lo avessero.

Per quanto riguarda la sepoltura, esistono delle regole da rispettare. Chi lo possiede, può seppellire l’animale domestico nel proprio giardino, altrimenti ci si può rivolgere a specifiche agenzie che organizzano funerali per animali e relativa sepoltura, oppure la cremazione.

In extremis chi non opta per nessuna di queste soluzioni può dare il corpo al veterinario che provvederà alla smaltimento tramite la Asl.

È assolutamente vietato gettare l’animale nella spazzatura, pratica che oltre ad essere immorale e vergognosa mette anche a rischio la sanità pubblica

Posso seppellire cane o gatto in giardino?

Quando un animale muore, oltre al dolore causato dalla perdita, spesso non si sa cosa fare del cadavere e si entra in confusione. Molti padroni preferiscono seppellire il cane o il gatto nel proprio giardino, se lo possiedono. Ma è una pratica consentita?

Precisiamo che la legge non vieta in assoluto questa pratica però bisogna seguire alcune regole. La prima condizione per poter seppellire cane o gatto in giardino è chiedere al veterinario il rilascio di un certificato dove sia indicato che l’animale in questione non fosse affetto da malattie infettive, in caso contrario la sepoltura è vietata perché può causare danni alla salute altrui.

Invece è sempre vietato seppellire il proprio animale domestico in terreni pubblici o demaniali.

Chi non possiede un giardino e non intende procedere al funerale (spesso perché costoso) o alla cremazione dell’animale dovrà portare il corpo presso l’ambulatorio veterinario più vicino. Sarà il veterinario ad occuparsi dello smaltimento del corpo che verrà cremato: in questo caso però i padroni non potranno averne le ceneri.

Funerali per animali e cremazione: come funziona

Chi non ha un giardino dove poter seppellire il cane o il gatto e non vuole lasciare il corpo al veterinario può optare per il funerale degli animali e per la cremazione, rivolgendosi ad agenzie private. Premettiamo che queste pratiche non sono diffuse ovunque anche se si stanno espandendo. Inoltre non sono proprio alla portata di tutti a causa del costo ancora elevato. Il prezzo varia da città a città, dalla dimensione dell’animale e dalla cremazione singola o collettiva.

Che succede a chi getta il cane o il gatto morto nella spazzatura?

Nonostante i diversi modi previsti per smaltire il corpo dell’animale, ci sono ancora molte persone che pensano si possa gettare il cadavere tra la spazzatura. Si tratta di una pratica assolutamente vietata, oltre che ad essere un grave sintomo di inciviltà, irrispettosa sia verso gli altri cittadini che verso la memoria dell’animale di affezione.

Chi viene scoperto rischia una multa fino a 20 mila euro.

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