Dow Jones: distribuzione in corso? Rischio sell-off sempre più concreto (similitudini con il grafico dell’oro post-2011)

Nicola D’Antuono

12 Luglio 2018 - 05:01

Il rialzo sulle principali borse Usa potrebbe essere giunto al capolinea. Potrebbe essere già in corso una fase di «distribuzione», che poi potrebbe sfociare in un pericoloso sell-off

Dow Jones: distribuzione in corso? Rischio sell-off sempre più concreto (similitudini con il grafico dell’oro post-2011)

L’indice azionario americano Dow Jones è finito nel mirino degli analisti tecnici per un warning sulla tenuta del trend rialzista di lungo termine, a causa di una particolare configurazione grafica che sta evidenziando ormai da qualche settimana. Infatti, se si osserva il grafico weekly, si può notare la formazione di un trading range poco sotto i massimi storici che potrebbe essere espressione di una pericolosa “distribuzione”.

Dai bottom di oltre 10 anni fa, l’indice ha registrato una performance spettacolare regalando tantissime soddisfazioni agli investitori grazie soprattutto alle generose politiche monetarie accomodanti delle banche centrali (FED in primis), fatte di prolungate iniezioni di liquidità a basso costo e di tassi di interesse prossimi allo zero.

Tuttavia, il costante miglioramento dell’economia a stelle e strisce dovrebbe ben presto spingere l’autorità monetaria centrale di Washington ad utilizzare un approccio ancora più hawkish rispetto a quello dovish del passato. Il nuovo vertice della FED, Jerome Powell, ha debuttato a marzo con un rialzo dei tassi nella forchetta 1,5 – 1,75 % (sesto ritocco da dicembre 2015, ovvero da quando è stata avviata la fase di “normalizzazione” della politica monetaria Usa).

Secondo gli analisti finanziari tra fine 2018 e il 2019 potrebbero esserci diversi ritocchi verso l’alto, complice anche il miglioramento delle previsioni di crescita dell’economia statunitense. Sebbene preoccupi la guerra commerciale avviata dal presidente Donald Trump nei confronti della Cina, la politica monetaria restrittiva dovrebbe diventare sempre più evidente da qui ai prossimi mesi.

Fatta questa breve premessa sul contesto macroeconomico, andiamo ad osservare nuovamente il grafico del Dow Jones alla ricerca di ulteriori indizi tecnici. I prezzi si stanno muovendo in range ormai da tempo. Per assistere eventualmente a un sell-off generalizzato su una delle più importanti Borse del pianeta, i prezzi dovrebbero evidenziare un netto break-out ribassista della struttura bassa del trading range in corso (intorno ai 23500 punti).

Difficile fare previsioni sul target ma si potrebbe ipotizzare un primo approdo intorno a 20500 – 20000 punti: una zona di supporto chiave davvero importante e allo stesso tempo “psicologica” per gli investitori di medio-lungo termine. E’ chiaro che un simile approccio bearish verrebbe spazzato via da un’eventuale boom rialzista dell’indice sopra le resistenze di area 25400 – 25500, che dovrebbe favorire un nuovo movimento al rialzo con test immediato dei precedenti massimi storici.

Infine, una curiosità afferente alla forte somiglianza del grafico del Dow Jones con quello dell’oro, esaminato su base mensile per avere una visione più ampia di lungo termine. I due grafici sembrano davvero molto simili. L’oro, dopo il picco del 2011, iniziò – proprio come il Dow Jones – una fase di distribuzione che poi culminò con un pesantissimo break-out ribassista dei supporti del trading range e il ritorno della quotazione nei pressi di area 1.000 dollari l’oncia.

Chiaramente non possiamo fare previsioni a lungo termine sui mercati, ma l’analisi tecnica può essere molto utile per individuare modelli ripetitivi in grado di fornire indicazioni essenziali per muoversi con maggiore serenità e consapevolezza nel complesso mondo dei mercati finanziari. Non sappiamo se il Dow Jones crollerà o meno da qui alle prossime settimane, ma di certo lanciare un warning e monitorare determinati livelli tecnici non può che essere un must per un disciplinato e attento trader/investitore, alla ricerca non solo di profitti ma anche della protezione del proprio capitale.

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