Il Financial Times ha auspicato per l’Italia che Mario Draghi possa diventare il prossimo Presidente della Repubblica “per mantenere il Paese sulla buona strada”. Cosa faranno adesso i partiti?
Mario Draghi è il grande favorito per l’elezione del Presidente della Repubblica. A pochi giorni dalla prima votazione in programma lunedì prossimo, l’attuale capo del Governo ha incassato adesso anche il prezioso endorsement del Financial Times.
Il prestigioso quotidiano economico-finanziario britannico, specializzato in cronaca finanziaria e per molti in ottimi rapporti con la BCE, ha pubblicato un editoriale a firma “The editorial board” dove si auspica un trasloco di Draghi da Palazzo Chigi al Quirinale.
“L’Italia ha goduto di un eccezionale periodo di stabilità e successo sotto la guida di Mario Draghi” si legge nella prima riga dell’articolo, dove si auspica che possa essere proprio il banchiere il prossimo Presidente della Repubblica in Italia.
Secondo il FT in meno di un anno con Draghi “il Pil è rimbalzato e il suo Governo di unità nazionale ha iniziato ad attuare un programma a lungo termine di riforme economiche e investimenti, sostenuto da 190 miliardi di euro del fondo di ripresa dell’UE”.
Poco importa al giornale britannico se tutte le riforme finora partorite dal Governo sono state bollate da diversi critici come monche o deludenti, dal Fisco fino alla Giustizia con anche il PNRR a rischio ritardi.
Oltremanica sono convinti che pure la gestione della pandemia finora sia stata ottimale: l’Italia al momento però è il Paese con le più alte misure restrittive in vigore e, al tempo stesso, l’unico tra i big europei con gli ospedali in sofferenza.
“Il peggior risultato sarebbero elezioni anticipate che facciano deragliare il PNRR - si legge nell’editoriale - In queste circostanze, sarebbe meglio avere Draghi alla presidenza della Repubblica, dalla quale potrebbe usare i notevoli poteri e la moral suasion della carica per mantenere il Paese sulla buona strada”.
Chi vuole Draghi prossimo Presidente della Repubblica
La sorta di appello da parte del Financial Times non ha avuto grande risalto sui giornali nostrani, ma c’è da scommettere che non sia passato inosservato nei Palazzi in cui da giorni sono in atto le machiavelliche trame politiche in vista del voto per il Colle.
Ora che il bluff di Silvio Berlusconi è stato praticamente scoperto, ad Arcore si starebbe studiando quale possa essere la migliore exit strategy, Mario Draghi sembrerebbe avere la strada spianata verso il Quirinale.
Dopo neanche un anno a Palazzo Chigi l’ex numero della BCE non ha fatto nulla per smentire le voci che lo vorrebbero intenzionato a diventare il prossimo Presidente della Repubblica, un modo questo anche per non dover gestire la sua variopinta maggioranza pronta a scatenarsi appena si inizierà ad annusare l’odore della campagna elettorale per le politiche.
Gli stessi partiti però non sembrerebbero essere molto entusiasti dalla prospettiva di farsi commissariare dalla moral suasion di Draghi, oltre a tutte le incognite derivanti dalla necessità di fare un nuovo Governo (il quarto in quattro anni roba da far impallidire la Prima Repubblica) per un solo anno restante di legislatura.
Fuori dal Parlamento come si è visto con l’editoriale del FT, non sembrerebbero mancare però gli sponsor per una ascesa di Draghi al Colle. Tra i leader politici nostrani invece soltanto Matteo Renzi finora si sarebbe apertamente schierato per questa soluzione.
Non resta di conseguenza che aspettare ancora pochi giorni e finalmente sapremo quale sarà il finale di questa telenovela: l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica continua a essere una autentica sciarada, ma in Europa appare chiaro come in molti stiano facendo il tifo per Mario Draghi.
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