Conte avverte i 5 Stelle: “Se cado io c’è Draghi”. Mattarella e Renzi hanno sentito al telefono l’ex numero uno della Bce?
Ore di trattative febbrili a Montecitorio per trovare la quadra sul nuovo Governo. Sui giornali, conclusa la prima giornata di consultazioni nell’ambito del mandato esplorativo conferito da Sergio Mattarella a Roberto Fico, un nome compare con più insistenza come possibile futuro presidente del Consiglio: quello di Mario Draghi.
Secondo le indiscrezioni di alcuni quotidiani, il Presidente della Repubblica avrebbe addirittura telefonato tre giorni fa all’ex presidente della Bce per dirgli di tenersi pronto.
Crisi di governo, telefonata Mattarella-Draghi?
“Ci sono state telefonate. Tante telefonate. Lo ha chiamato Matteo Renzi, ma soprattutto lo ha sentito Sergio Mattarella appena tre giorni fa”. È il retroscena apparso oggi sul quotidiano La Stampa.
Secondo alcuni giornali, la notizia sarebbe stata confermata dal monito (anche questo non ufficiale) di Giuseppe Conte al Movimento 5 Stelle: “Se cado io c’è Draghi”, avrebbe detto il presidente del Consiglio dimissionario. L’arrivo dell’ex numero uno della Bce, politicamente, sarebbe una sconfitta per i pentastellati e una decisa vittoria di Matteo Renzi, che questa crisi l’ha voluta.
Quirinale smentisce contatti con Draghi
L’indiscrezione della telefonata fra Mattarella e Draghi è stata duramente smentita di prima mattina dal Quirinale: “È destituita di ogni fondamento la notizia, apparsa oggi su alcuni giornali, che il presidente Mattarella abbia contattato, da quando si è aperta la crisi di governo, il presidente Mario Draghi”.
La smentita è arrivata non appena possibile, ma il nome dell’ex numero uno della Banca centrale europea ormai è sulla bocca di tutti nel bel mezzo delle consultazioni. Già ieri Mara Carfagna ha dichiarato: “Il centrodestra abbandoni l’Aventino. Sì a un governo Draghi”. Oggi Berlusconi sul Corriere ha parlato di un “governo dei migliori”.
Lo scorso 29 gennaio, il Presidente della Repubblica ha conferito alla terza carica dello Stato, Roberto Fico, un mandato esplorativo per verificare la possibilità di una nuova maggioranza a partire da quella che ha sostenuto il precedente governo. La risposta dovrà arrivare entro martedì 2 febbraio.
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