Mario Draghi conferma la disponibilità della BCE a valutare di ampliare il piano QE nel mese di Dicembre. Bene la crescita in Eurozona.
Il presidente della BCE, Mario Draghi, conferma la disponibilità della BCE a valutare se il piano di quantitative easing (QE) in corso è ancora adatto a stimolare la crescita dell’Eurozona, o se se sarà opportuno amplificarne durata e intensità alla riunione di politica monetaria di Dicembre.
Draghi: BCE ancora aperta al QE 2 a Dicembre
Draghi alimenta così il focus dei mercati sull’ultimo mese dell’anno. Dopo la conferma di ieri da parte della presidente della Federal Reserve Janet Yellen, secondo cui la banca centrale americana valuterà il rialzo dei tassi di interesse a Dicembre in dipendenza dai prossimi dati macroeconomici, la BCE ricorda al mercato che il QE è una possibilità sul tavolo che il Consiglio Direttivo è pronto ad esaminare a Dicembre.
Le parole di Draghi giungono dall’inaugurazione del nuovo anno accademico 2015-2016 dell’Università Cattolica di Milano.
Testualmente, il presidente della BCE ricorda:
«Dobbiamo valutare se, a fronte di un indebolimento dell’economia globale, il programma si dimostrerà efficace anche nel contrastare i venti contrari che potrebbero ostacolare il ritorno alla stabilità dei prezzi nel medio termine».
Se il target dell’inflazione della BCE, fissato al 2%, dovesse ancora sembrare lontano durante alla riunione in programma per Dicembre, Draghi conferma al suo auditorio che la banca centrale rimane pronta ad agire e modificare la politica monetaria in corso per garantire il continuo della ripresa nell’Eurozona.
«Se saremo convinti che non sarà così, prenderemo in esame i modi attraverso i quali potenziarlo per raggiungere il nostro obiettivo»,
ha aggiunto.
In mattinata, la BCE ha pubblicato il Bollettino Economico esaminando le condizioni mondiali dell’economia nell’ultimo trimestre. Sebbene la crescita sembri continuare, grazie anche allo stimolo monetario della Banca, i rischi esterni provenienti dalle Economie Emergenti potrebbero ledere la ripresa e esercitare pressioni al ribasso significative.
Draghi: necessario un patto per rafforzare l’Eurozona
Draghi ricorda la necessità di un nuovo patto che garantisca la solidità dell’Eurozona:
«Abbiamo bisogno di un nuovo patto che impedisca il riemergere delle sfide appena affrontate e che, soprattutto, rafforzi l’architettura costituzionale dell’area dell’euro».
L’attenzione alle politiche della BCE da parte di istituzioni e mercati ha tolto l’attenzione dalle riforme strutturali necessarie a confermare le prospettive di crescita.
«Dobbiamo ora guardare avanti, muovendo dalla stabilità per avanzare verso la prosperità».
Il presidente della BCE avverte che «il quadro macroeconomico è ancora incerto».
Interrogato ancora sul possibile arrivo di un nuovo QE a Dicembre, Draghi a risposto:
«Oggi come ieri non siamo vincolati nella nostra capacità di intervento; abbiamo molti strumenti a nostra disposizione».
La ripesa nell’Area Euro c’è, come confermato questa mattina dalle previsioni aggiornate della Commissione Europea, secondo cui il PIL dell’Italia crescerà dell’1.5% nel 2016, visione ottimistica confermata anche dalle revisioni sulle stime dell’Istat.
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