Nel Def, all’esame del Consiglio dei Ministri del 9 aprile, il governo taglierà le stime di crescita 2019 allo 0,3-0,4 per cento. Intanto domani il Decreto Crescita passerà all’esame dei Ministri. Conte, da Doha, ha escluso l’ipotesi di dimissioni di Tria.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, che cita ben quattro fonti governative e politiche, il governo sta per tagliare l’obiettivo di crescita per l’anno corrente dal +1% stimato a dicembre allo 0,3-0,4 per cento. Di conseguenza, il rapporto deficit/Pil passerà dal 2,04 concordato con le autorità europee al 2,3 per cento.
I nuovi target saranno contenuti nel Documento di economia e finanza (Def) che dovrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri il prossimo 9 aprile.
Conte: domani Decreto Crescita in Cdm
Recentemente il Ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto che si va “verso lo zero” mentre l’ultima stima dell’Ocse prevede un -0,2%. Oggi, in occasione dell’assemblea dell’Associazione Industrie Beni di Consumo (Ibc), l’ex commissario per la spending review Carlo Cottarelli ha parlato di un dato al +0,2% (Economia Italia: Cottarelli, Deficit/Pil al 3,5% l’anno prossimo).
Per l’esecutivo, in mancanza di misure di rilancio dell’economia, il Pil quest’anno metterà a segno un rialzo dello 0,2%.
Grazie ai provvedimenti contenuti nel Decreto Crescita, che secondo quanto dichiarato dal premier Conte domani passerà al vaglio del Cdm, si dovrebbe riuscire ad arrivare alla nuova stima che l’esecutivo inserirà nel Def.
Conte: in ordine del giorno non ci sono dimissioni Tria
Da Doha, il premier Giuseppe Conte ha escluso l’ipotesi, circolata in giornata, delle dimissioni di Tria. “Tutti i ministri devono stare tranquilli, invito tutti a non lasciarsi distrarre, non ci sono ragioni”.
“Leggo su alcuni giornali di dimissioni o strane richieste, non c’è nessuna dimissione o richiesta di dimissioni all’ordine del giorno”, ha precisato il premier.
© RIPRODUZIONE RISERVATA