Il rispetto dei dettami europei avverrà senza l’implementazione di nuove misure. Parola di Giovanni Tria.
Nuove misure destinate al rispetto degli obiettivi Ue? Non sono necessarie. È quanto ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, secondo cui il rispetto dei dettami di Bruxelles avverrà senza la necessità di implementare una manovra correttiva per i conti pubblici.
La spiegazione su come l’Italia sarà in grado di ridurre il suo deficit dello 0,2 per cento avverrà senza la presentazione di documenti, che non vengono prodotti a metà anno.
Economia Italia: Tria, nessuna variazione legislativa
"Dobbiamo raggiungere il deficit che ho indicato, che è anche compensativo del mancato raggiungimento dell’obiettivo del 2018”, ha detto Tria ai giornalisti a seguito dell’incontro con il Commissario Ue all’Economia Pierre Moscovici.
“Non è un problema di nuove misure o no, quello è l’obiettivo, noi pensiamo che lo raggiungeremo senza variazioni legislative”, ha ribadito il titolare di Via XX Settembre.
Economia Italia: Moscovici, servono fatti
“So che agiscono in buona fede –ha rilevato Moscovici parlando di Tria e Conte- ma ci servono più dati, più impegni, fatti e misure necessarie”. Alla fine, “le regole sono regole e i conti devono tornare. In questo momento una procedura è giustificata, vogliamo evitarla, ma per farlo dobbiamo assicurare che le regole siano rispettate nel 2019 e 2020«.»Tutti devono essere sicuri che le regole esistono per essere rispettate".
“Invitiamo il governo a presentare misure economiche per ridurre l’indebitamento”, è l’invito arrivato dal presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno.
In risposta alla domanda di quanto tempo è stato concesso al nostro Paese, il Ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha risposto laconico “direi qualche giorno”. La prossima riunione dei ministri delle Finanze è prevista per l’8-9 luglio e il Consiglio dovrebbe esprimersi su una eventuale procedura per debito eccessivo entro il 1° agosto.
Economia Italia: Tria, no ai minibot. Ma Borghi non ci sta
Bocciata l’ipotesi dei minibot, definiti da Tria “una cattiva idea”. La dichiarazione è in linea con quando detto ieri dal n.1 del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde e con la posizione delle autorità europee, che considerano la misura l’anticamera dell’uscita dalla moneta unica.
«I minibot sono nel contatto del Governo», ha risposto a stretto giro il presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi.
Il riferimento di Borghi è al punto 11 del documento, in cui si parla della possibilità di smaltire i debiti della pubblica amministrazione tramite la cartolarizzazione dei crediti tramite “strumenti quali titoli di stato di piccolo taglio".
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