Procedura di infrazione

La procedura di infrazione consiste in uno strumento a disposizione dell’Unione Europea per garantire il rispetto del diritto dell’UE, ed è disciplinata dall’articolo 126 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

Nel caso in cui l’Unione Europea, sulla base di proprie indagini o denunce da parte di cittadini, imprese o altre parti interessati, individui delle violazioni del diritto che la regola, si attiva per garantirne il rispetto e la corretta applicazione. La procedura di infrazione viene messa in atto dalla Commissione Europea che avvia la procedura formale di infrazione.
Sono due i principali requisiti che un Paese membro dell’Unione deve obbligatoriamente rispettare:

  1. il disavanzo di bilancio non deve superare il 3% del prodotto interno lordo (PIL);
  2. il debito pubblico non deve superare il 60% del PIL.
    Qualora uno dei due venga disatteso, viene attivata la procedura di infrazione.

La procedura si articola in più fasi, ciascuna delle quali prevede una decisione formale. Le comunicazioni avvengono attraverso lettere inviate dalla Commissione al Paese inottemperante che dovrà rispondere entro un termine preciso e dettagliatamente. In caso di inottemperanza e in base al grado e alla durata di essa la Commissione intraprende decisioni e azioni diverse fino a deferire il Paese inadempiente dinanzi alla Corte di Giustizia. Alla procedura di infrazione si collegano una serie di sanzioni pecuniarie comminate con sentenza della Corte e calcolate tenendo conto di alcuni elementi:

  • importanza ed effetti delle norme violate;
  • periodo della violazione e in cui non si è applicato il diritto;
  • capacità del Paese di pagare.

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Luca Fiore

9 Luglio 2019 - 09:28

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