Italia: Bruxelles verso l’archiviazione della proposta di sanzione

Luca Fiore

3 Luglio 2019 - 08:48

L’aggiustamento varato da Roma ha trovato il gradimento delle autorità europee che oggi dovrebbero certificare il sì ai conti 2019 del nostro Paese.

Italia: Bruxelles verso l’archiviazione della proposta di sanzione

Oggi è il grande giorno in cui il Consiglio dei commissari Ue si riunisce per decidere se aprire o meno una procedura d’infrazione per debito e deficit eccessivi nei confronti del nostro Paese.

Negli ultimi giorni, e il rendimento dei titoli di Stato italiani e la discesa dello spread sono lì a testimoniarlo, il mercato ha scommesso forte su una soluzione positiva della questione.

Il miglioramento della situazione è stato certificato anche dal sostegno arrivato dal presidente della Repubblica. “Credo che il governo stia per dimostrare alla Commissione Ue che i conti saranno in ordine […] non credo vi sia motivo per aprire una nuova infrazione”, ha detto Mattarella (Italia: deficit al 2,04% per scongiurare procedura d’infrazione).

Italia: decisiva la «manovrina»

Una svolta decisiva è arrivata dal pacchetto di misure approvate dal governo italiano.

“I dati certificano la grande solidità della nostra economia, dei nostri fondamentali, i conti pubblici migliorano, il deficit è in calo, aumentano le entrate, diminuisce la disoccupazione mentre sono in crescita gli occupati, al top da oltre 40 anni”, ha detto il premier Conte facendo riferimento alle recenti indicazioni fornite dall’Istat (Italia: tasso disoccupazione sotto il 10%, occupazione da record).

Nel decreto sull’assestamento di bilancio la stima del deficit è stata ridotta al 2,04%, in linea con le richieste della Commissione europea. In termini pratici, tramite la “manovrina” il governo ha congelato le spese previste per reddito di cittadinanza e quota 100 tirando fuori dal cilindro 1,5 miliardi di euro.

“Abbiamo approvato il disegno di legge sull’assestamento di bilancio e possiamo inviare i nostri documenti ufficiali in Europa, mettendo sul piatto oltre sette miliardi di euro che ci consentono di dire che siamo in linea con le previsioni del famoso 2,04% di deficit/Pil nel 2019”.

Italia: rendimento decennale ai minimi da oltre un anno

Come detto, l’allentamento delle tensioni con Bruxelles è stato certificato dalla discesa del rendimento dei decennali del Belpaese, sotto la soglia dei 2 punti percentuali per la prima volta da oltre un anno (1,86%).

Andamento simile per il rendimento dei biennali, scesi in territorio negativo per la prima volta da maggio 2018.

In contrazione, di conseguenza, anche lo spread con i titoli tedeschi, tornato verso quota 220 a 222 punti base.

Italia: ora focus sui numeri 2020

Dopo il via libera ai conti 2019, il focus sui conti italiani è solo posticipato di qualche mese. Gli impegni sui numeri 2020, su cui la Commissione si attendeva impegni precisi, non sono garantiti.

Secondo indiscrezioni, nuovi impegni nei confronti di Bruxelles hanno incontrato il veto della Lega, timorosa di ipotecare a priori le ambizioni di Flat Tax.

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