Economia circolare e la storia dello sviluppo mercantile: la tavola rotonda di Castelforte

Domenico Letizia

29 Luglio 2021 - 18:31

Comprendere l’idea di economia circolare consegnataci dalla prassi economica del passato vuol dire andare oltre la semplice idea di riciclo.

Economia circolare e la storia dello sviluppo mercantile: la tavola rotonda di Castelforte

La tavola rotonda della Provincia di Latina e del Comune di Castelforte, organizzata dalla società RALIAN Research & Consultancy srl in partnership con l’Associazione Medioevale “Il Muristan" e con la sezione Gaeta- Sud Pontino dell’UCID - Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti ha messo a sistema due dei massimi esponenti della letteratura duecentesca, Dante Alighieri e SanFrancesco, con i principi dell’economia sostenibile, chiave della rinascita green di un mondo, oggi, non più sostenibile.

L’economia circolare è un frutto della natura che la ricerca storica permette di capire, studiare e comprendere, visionando un modello perfetto che l’essere umano ha danneggiato. Se vogliamo inseguire una società green dobbiamo guardare alla storia e ricordare i borghi della nostra Penisola perché la storia italiana è stata scritta nei borghi, dove innumerevoli protagonisti hanno elaborato strategie sociali, politiche ed economiche”.

Queste le parole nell’intervento dello scrittore Marco Vozzolo presso il Comune di Castelforte, in provincia di Latina.

Attualizzare il passato per uno sviluppo sostenibile presente

Lo sviluppo della società mercantile del 1200 e del 1300 è stato analizzato come un fattore essenziale per la crescita europea da recuperare e attualizzare riprendendo la pratica del recupero dello scarto, l’introduzione del concetto di circolarità della produzione e la valorizzazione contemporanea del rapporto uomo – natura, di cui l’opera di Dante è intrisa, al pari del Laudato sii del quasi contemporaneo Francesco di Assisi, con l’ispirazione da recuperare dell’Economy of Francesco.

Da Dante Alighieri a San Francesco d’Assisi, ricordando l’idea dietro l’Inferno e il Paradiso, possiamo comprendere e visionare le attuali best practices della logistica in chiave green e un sistema urbano e sociale alla portata dell’uomo e delle comunità.

Ai lavori della tavola rotonda hanno partecipato il professore Rino Caputo, dell’Università di Tor Vergata, Membro della Dante American Society e Direttore della Rivista Internazionale Dante, Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane, Nicole Mariotti, Dottoranda in economia circolare e valutazione di sostenibilità dei materiali presso l’Università di Torino, Alessandro Pitto, Presidente di Spediporto, l’Associazione Spedizionieri Corrieri e Trasportatori di Genova, Giuseppe Pino, Founder & Owner della Pino Management & Partners, l’esperta Ottavia Ricci, nota per la progettazione di idee sulla sostenibilità nel turismo per la rigenerazione delle aree interne, l’ingegnere Salvatore Magliozzi, Founder di Tototravel.it e autore dell’impresa “20 Regioni in 20 giorni a impatto zero” e Marco Vozzolo, autore di bestseller storici.

Dopo i saluti e l’analisi dell’attualità economica e storica della comunità di Castelforte da parte del Sindaco Giancarlo Cardillo, gli autorevoli relatori hanno sviscerato e analizzato il rapporto che esiste tra la nostra storia medievale e la società del recupero e della circolarità.

I francescani sono coloro che hanno studiato al meglio l’economia italiana perché hanno visitato e analizzato tutta la nostra Penisola. Già allora criticavano il prestito di usura e il gioco d’azzardo ritenendo che tali pratiche producessero danni all’economia reale delle comunità e allo spirito imprenditoriale della società mercantile medioevale che era sempre legata all’idea etica di sostenibilità.”

Ha ribadito il professore Rino Caputo.

I relatori hanno affrontato con grande dinamicità e con variegati approcci di analisi l’idea stessa di rifiuto nell’economia della nostra storia passata e nel nostro presente. Comprendere l’idea di economia circolare consegnataci dalla prassi economica del passato vuol dire andare oltre la semplice idea di riciclo. La forza dell’economia circolare, che la rende essenziale per il nostro sistema produttivo, risiede nella volontà di voler preservare gli oggetti e le risorse il più a lungo possibile. Intraprendere un approccio economico circolare, nei borghi della nostra Penisola, vuol dire eliminare l’idea stessa di rifiuto, “il riciclo è l’ultima tematica da affrontare poiché parte dal presupposto che il rifiuto esista e venga concepito quanto tale.” Ha ribadito Nicole Mariotti.

La storia può consegnarci una visione diversa del rapporto antropologico con gli oggetti e i materiali che utilizziamo e anche il linguaggio è importante affinché si possa giungere ad eliminare il concetto di rifiuto, concretizzando l’idea di economia circolare. “La forza dell’Italia sta nell’accettare le sfide della nostra attualità con l’innovazione e la ricerca e la crescita del turismo nei borghi può divenire una chiave importante di crescita economica”, ha relazionato Ermete Realacci.

Lo sviluppo sostenibile deve abbracciare diversi settori

D’altronde lo sviluppo sostenibile legato al turismo non è una tematica da affrontare pensando solo alla crescita economica di tale settore, ma “pensare ad una strategia globale di sviluppo sostenibile dei borghi italiani, valorizzando le pratiche del passato, le memorie, l’artigianalità, le conoscenze e scrivendo un piano strategico del turismo che possa attirare investimenti dall’estero”. Ha commentato Ottavia Ricci.

La sostenibilità nel turismo non è quindi solo un focus nazionale legato all’approccio ecologista ma diviene caratteristica di una strategia di sviluppo per il nostro Paese in cui le potenzialità della memoria italiana e del capitale umano, l’iniziativa vissuta nei borghi e una sensibilità alla responsabilità individuale e collettiva diventano i capisaldi di un sistema economico che è circolare e innovativo.

Il recupero e la valorizzazione del rapporto tra uomo e creato, azione umana e dinamiche della natura può divenire un perno di sviluppo sostenibile e circolare che genera occupazione per i giovani meridionali, un principio che l’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti vuole valorizzare e concretizzare nella realtà sociale e di cui la sezione di Gaeta - Sud Pontino è testimone e promotore a livello territoriale.

Il problema ambientale è una questione etica o tecnica?”, ha pubblicamente chiesto l’advisor di finanza Giuseppe Pino che ha ricordato come proprio dalla finanza stia giungendo un nuovo approccio all’economia green e circolare con la nascita di fondi di investimento sostenibili e che guardano all’opportunità di generare capitali e crescita economica attraverso investimenti in sostenibilità, innovazione e digitalizzazione.

Un esempio pratico è quello del settore dell’automotive. Il settore vive importanti novità tra processi di automazione con la guida assistita e una nuova visione industriale che vede nell’auto elettrica il futuro del trasporto privato e anche di quello pubblico. Esistono fondi di investimento che stanno inseguendo e scommettendo sulle risposte della ricerca e dell’innovazione in tale ambito.”

Ha ribadito l’esperto Giuseppe Pino.

Trasporto, logistica e connessioni rappresentano il cuore del funzionamento di un sistema economico nazionale e la progettazione di Zone Economiche Speciali e progetti con una “logistica green” sono essenziali per la crescita economica delle città e delle comunità della penisola italiana.

Alessandro Pitto attraverso la valorizzazione della portualità di Genova sta cercando di trasformare in pratica quanto ribadito dai relatori. Durante i lavori, ha descritto l’importante progetto chiamato Valpolcevera Green Logistic Valley che prevede un piano organico di interventi di sistema che siano economicamente sostenibili e non impattanti per l’ambiente.

Stiamo costituendo un’area in cui prevedere l’insediamento di attività logistiche ad alto valore aggiunto, nell’immediato retroporto del porto di Genova, sfruttando le opportunità concesse dalla legge 130-2018, che prevede appunto l’istituzione di una Zona Logistica Semplificata nelle zone collegate territorialmente o funzionalmente al porto di Genova, valorizzando la sempre crescente domanda di servizi logistici green e sostenibili.”

Ha ricordato Pitto.

Una visione del territorio da riscrivere e rivedere in termini di sostenibilità, come il racconto del viaggio compiuto attraverso l’Italia su uno scooter elettrico intrapreso dall’ingegnere Salvatore Magliozzi, fondatore dell’Associazione di Promozione Sociale Tototravel.it, blogger e amante delle sfide. L’ingegnere ha attraversato l’Italia in sella ad un piccolo scooter 100% elettrico, visitando tutte le 20 regioni in 20 giorni con un messaggio di sensibilizzazione ambientale e di ripresa che coinvolge vari attori del territorio in una dinamica ampia e multidisciplinare di promozione del territorio italiano.

Le conclusioni della tavola rotonda sono state a cura di Valentina di Milla, CEO di RALIAN Research & Consultancy e Vicepresidente della sezione UCID Gaeta – Sud Pontino che ha ricordato l’importanza di riflettere sul “rapporto Dante-creato e sulla riscoperta della custodia del creato ripresa dal Manifesto di Assisi prima e da Economy of Francesco poi, che con la pandemia ha determinato una riscoperta dell’equilibrio spazio-terra che si manifesta anche nell’ambito delle nuove strategie economiche e circolari.

Nella maggior parte delle nazioni, l’infrastruttura è pianificata su un set di dati raccolti negli anni precedenti, senza una chiara considerazione dell’espansione che la città sta vivendo nella realtà. È qui che il ribaltamento della prospettiva medioevale uomo-creato, a favore di un approccio Spazio – terra permette l’attuazione di un nuovo modo di intendere l’economia futura, ecoumanocentrica, che attraverso l’innovazione aerospace integrata con la digitalizzazione delle identità permette un monitoraggio continuo e in tempo reale di tutti i valori di sostenibilità urbana e produttiva a favore di un mondo economicamente ed umanamente più sostenibile.

Un moto circolare che restituisce lo sguardo del 1200 dalla terra verso il cielo ad una prospettiva inversa spazio terra dell’era digitale odierna. In questo l’analisi storica aiuta a rendersi consapevoli delle radici teoriche dalle quali proveniamo”.

D’altronde, la società globale e la necessaria costruzione di infrastrutture sostenibili incentrate sulle persone, basti pensare all’ultimo anno con problemi causati dall’indisponibilità delle infrastrutture ospedaliere necessarie per curare i pazienti, rende d’obbligo riflettere sul ruolo che l’uomo ha con il “creato”, la natura e su come investire in circolarità dei sistemi economici per non generare danni all’ecosistema.

Le tematiche del convegno, il tessuto economico vissuto nel Medioevo dalla comunità locale e regionale, il legame tra comunità, ambiente, territorio e cittadinanza analizzati durante i lavori, trasmessi e sul canale YouTube del Comune di Castelforte e via radio grazie all’impegno di RADIO TIRRENO CENTRALE, sarà possibile assaporarli e viverli concretamente durante la fiera medioevale organizzata l’8 agosto dall’Associazione “Il Muristan” in Località Suio Terme del Comune di Castelforte, che attraverso la scoperta del passato, i vestiti d’epoca, le pratiche economiche da riscoprire e la conoscenza del territorio e dell’ambiente renderà possibile assimilare attivamente le pratiche di economia circolare utilizzate nel Medioevo per le filiere della carta, della lana, della cenere e la storica lavorazione del sapone.

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