L’economia italiana cresce più velocemente: il Covid ribalta gli equilibri europei?

Giorgia Bonamoneta

19 Dicembre 2021 - 21:09

L’economia italiana torna a crescere a un ritmo sostenuto. Dopo il crollo del primo anno di pandemia (-9% del Pil) l’Italia traina la crescita europea. In che modo il Covid ha influito?

L’economia italiana cresce più velocemente: il Covid ribalta gli equilibri europei?

L’economia italiana torna a crescere secondo le stime dell’OCSE, che premiano il nostro Paese dopo un periodo di crisi. L’Italia registra così un +6,3%, un trend rivisto in crescita rispetto alle stime di settembre, ferme al 5,9%.

Il resto del mondo cresce, ma con un leggero calo e l’Italia riesce a far meglio persino degli Stati Uniti. La Cina invece continua a crescere a un ritmo fuori portata (+8,1%).

Ma cosa c’entra il Covid-19 con tutto questo? Secondo l’OCSE la differenza e i risultati di crescita sono dovuti agli squilibri tra zone più ricche e quelle più povere economicamente e quindi anche più indietro con la campagna di vaccinazione.

L’economia italiana cresce del +6,3% secondo l’OCSE: i dati

L’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha rilasciato le ultime stime per la crescita economica del 2021-2022. Le stime sono tutte al ribasso di appena lo -0,1%, in direzione opposta invece l’Italia, che segna un aumento in percentuale superiore a quello degli Stati Uniti, ma rimanendo comunque dietro la Cina (+8,1%).

L’OCSE ha stimato una crescita mondiale pari al +5,6%, in leggero ribasso rispetto alle stime di settembre (+5,7%). Lo squilibrio, seppur lieve, sembra essere dovuto alle diseguaglianze tra zone occidentali e aree più povere dove la campagna di vaccinazione è ancora molto indietro.

Rispetto al resto del mondo e dell’Europa l’Italia aveva molto da recuperare, considerando il calo del -9% raggiunto durante la prima ondata di pandemia. L’economia italiana segna così, in prospettiva, un +6,3% di crescita, un dato che le farà trainare la ripresa economica dell’eurozona, che si attesta secondo l’OCSE intorno al +5,2%.

Economia mondiale: i dati dell’OCSE sul futuro influenzato dal Covid

Dopo la ripresa timida, nel corso dei prossimi anni l’OCSE stima un rallentamento della crescita economica. Il Pil mondiale avrà prima una crescita del +4,5% nel 2022, poi del +3,2% per il 2023. Nelle singole zone:

  • zona euro un +4,3% e poi un +2,5%;
  • negli Stati Uniti un +3,7% nel 2022;
  • la Cina un +5,1%.

Il rallentamento, così come la ripresa, dipendono dalla minaccia delle varianti e l’andamento della campagna vaccinale a livello globale, specie nelle zone meno sviluppate. Lo ha sottolineato Laurence Boone, capoeconomista dell’OCSE, parlando della crescita dell’inflazione, che toccherà il suo picco tra il 2021 e il 2022.

Perché l’economia italiana cresce più velocemente di quella mondiale?

Ma perché l’economia italiana cresce, o dovrebbe farlo, più delle altre economie mondiali? Ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione nella lettura delle analisi dell’OCSE, primo fra tutti il “recupero” fisiologico dalla caduta del -9% registrata durante le prime fasi della pandemia.

L’Italia segnò il dato peggiore d’Europa, che aveva una media del -6,5% e del resto del mondo con una media del -3,4% durante la prima ondata di pandemia. Oltre all’ovvio rimbalzo in avanti, c’è da tenere in considerazione la prospettiva degli investimenti strutturali futuri, quelli previsti dal PNRR. Tra questi, ricordiamo: la digitalizzazione, la semplificazione della giustizia, l’aumento della concorrenza, l’efficacia della pubblica amministrazione e la riforma fiscale.

Per mantenere il ritmo di crescita c’è bisogno però di iniziare a investire anche nella transizione ecologica e, in particolare, nell’occupazione giovanile. Lo ha sottolineato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: “[...]esigete condizioni di lavoro eque, e la possibilità di costruire una famiglia. E avete assolutamente ragione. Non vi meritate niente di meno. Perché in gioco c’è il vostro futuro”.

Italia alla presidenza dell’Ocse

L’Italia ha molto da dimostrare. Dopo un annata ricca di momenti alti, premiazioni olimpiche, artistiche e ruoli centrali come partner del Regno Unito per la Cop26 e la presidenza del G20, c’è molta aspettativa. Non tanto dall’estero, quanto dall’interno.

La guida dell’OCSE nel 2022 è un altro impegno, anzi una sfida per il nostro Paese che deve dimostrare di perseguire gli obiettivi dell’Organizzazione per una vita migliore proprio sul nostro territorio.

Argomenti

# PIL
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