Le Legge di Bilancio 2021 ha introdotto, dal 1° gennaio, l’ecotassa per i veicoli inquinanti, che si paga in base al ciclo di omologazione WLTP. Vediamo quali sono gli importi previsti e come si può pagare.
L’Ecotassa auto è operativa dal 2019, ma dal 1° gennaio 2021 per effetto della Legge di Bilancio la sua applicazione è stata modificata sulla base del ciclo di omologazione WLTP. La nuova ecotassa, quindi, colpisce gli autoveicoli nuovi di categoria M1 con emissioni di CO2 superiori a 190 g/km (in ottemperanza all’articolo 1 della legge numero 145 del 2018).
A fare da contraltare alla tassa sulle emissioni c’è l’Ecobonus auto 2021, che permette di acquistare auto a basse emissioni di CO2 a prezzi vantaggiosi. Per quanto riguarda l’Ecotassa, invece, le norme stabilite dal Governo e le linee guida dall’Agenzia delle Entrate stabiliscono gli importi da pagare e come versarli. Vediamo le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2021.
Ecotassa auto 2021: cos’è e come funziona
Come abbiamo detto, a pagare l’Ecotassa sono gli automobilisti che hanno acquistato e immatricolato un’auto nuova dal 1° gennaio 2021 con un livello di emissione di CO2 che rientra tre i parametri di classificazione stabiliti dal Governo.
L’Ecotassa colpisce anche le auto già immatricolate all’estero che vengono targate nuovamente in Italia, con la procedura che viene definita “nazionalizzazione”. Un caso molto diffuso è quello dei cittadini stranieri residenti in Italia da più di 60 giorni, obbligati a nazionalizzare il proprio veicolo per effetto del Decreto Sicurezza.
L’imposta non viene applicata ai “veicoli per uso speciale” identificati dalla direttiva 2007/46/CE, ad esempio, camper, veicoli blindati, ambulanze, veicoli con accesso per sedia a rotelle.
Ecotassa auto: gli importi
L’Ecotassa è un’imposta progressiva, che cresce al crescere del livello di emissioni di CO2 riportato sul libretto di circolazione del veicolo, stabilito non più secondo il ciclo di prova NEDC (New European Driving Cycle), ma invece sulla base del ciclo di omologazione WLTP.
Le fasce di emissione di CO2 e i corrispondenti importi di ecotassa previsti dal 1° gennaio 2021 sono i seguenti:
- 191-210 g/km - 1.100 euro;
- 211-240 g/km - 1.600 euro;
- 241-290 g/km - 2.000 euro;
- oltre 291 g/km - 2.500 euro.
Le auto con livelli di CO2 pari o inferiori a 190 g/km, infine, non devono pagare nulla e i proprietari non devono compiere nessuna azione.
Ecotassa auto: come pagare
Secondo quanto previsto dal legislatore, l’Ecotassa va pagata tramite F24 a cura dell’acquirente. Come previsto dalle norme fiscali, il versamento tramite “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE). Il codice tributo è 3500 denominato “ECOTASSA - imposta per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 190 Co2 g/km”.
L’F24 deve essere effettuato dal conto corrente del contribuente o da quello di un commercialista da lui delegato. La risoluzione 32/E dell’Agenzia delle Entrate - emanata per regolamentare le procedure relative all’Ecotassa e all’Ecobonus - stabilisce che il versamento venga effettuato nello stesso giorno nel quale viene immatricolata l’auto. Ma visto che fa esplicito riferimento al livello di emissione di CO2 riportato sul libretto di circolazione, occorre avere materialmente in mano il documento.
Tra le ipotesi rimaste in sospeso e in attesa di chiarimento c’è la possibilità che possano essere i concessionari che vendono l’auto o le agenzie che provvedono alla nazionalizzazione a versare l’Ecotassa per conto del cliente.
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