Approvato in Senato il ddl che prevede il ritorno dell’ora di educazione civica a scuola. Tra le novità il voto in pagella e lo studio della tutela ambientale. Tutti i dettagli.
Il Senato ha appena approvato un ddl che prevede il ritorno dell’ora di educazione civica a scuola. Il testo ha ottenuto 193 sì, dopo il voto unanime della Camera.
Il ddl si compone di 12 articoli e prevede 33 ore all’anno di educazione civica, voto in pagella e numerose attività extrascolastiche per approfondire i temi affrontati in classe.
Tra le materie da trattare ci saranno anche l’educazione alla legalità, al rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale, e lo studio della Costituzione italiana, con approfondimenti sulla storia della Repubblica.
Scopo del disegno di legge è rendere i ragazzi più consapevoli delle regole sociali e e formare cittadini rispettosi e futuri lavoratori informati sui propri diritti, nonché dare attuazione al D.lg n. 62 del 2017.
Ddl educazione civica: cosa contiene il testo approvato
Dopo il voto unanime della Camera, anche il Senato ha approvato il ddl che prevede il ritorno dell’educazione civica tra i banchi di scuola. Il testo è composto da 12 articoli e prevede 33 ore all’anno di educazione civica, con interrogazioni periodiche e voto finale in pagella.
Il disegno di legge si riferisce al primo e al secondo ciclo d’istruzione e prevede iniziative di sensibilizzazione alle regole del vivere in comune fin dalla scuola dell’infanzia.
Le ore di educazione civica riguarderanno:
- la Costituzione italiana, soprattutto i primi 12 articoli, ovvero i principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica italiana;
- gli elementi fondamentali del diritto, soprattutto nell’ambito del diritto del lavoro;
- fondamenti di diritto dell’Unione europea e Internazionale;
- educazione alla cittadinanza digitale;
- rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico italiano;
- educazione alla legalità e storia della Repubblica italiana.
Ddl educazione civica, prevede anche attività extrascolastiche
Oltre agli argomenti trattati a scuola, il disegno di legge approvato prevede anche attività extrascolastiche mirate a mettere in pratica quanto appreso tra i banchi di scuola. Per esempio potranno essere costruite delle reti di collaborazione con soggetti istituzionali o promuovere attività di volontariato e cittadinanza attiva.
Ogni Comune avrà la possibilità di promuovere autonome attività extrascolastiche che coinvolgano i ragazzi e stringere accordi con i singoli Istituti per approfondire il rapporto Stato centrale ed Enti locali e i meccanismi della Pubblica Amministrazione. Altre attività, inoltre, saranno periodicamente organizzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca.
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