Il 2022 sarà un anno importante per la politica: oltre alle amministrative, alle regionali e ai referendum che ci saranno in Italia, ci saranno anche le elezioni in Francia e le Midterm negli USA.
Saranno tanti e importanti gli appuntamenti elettorali che si terranno, in Italia e nel mondo, in questo 2022 che sarà ancora segnato dalla epidemia da Covid-19 che ormai da due anni sta flagellando l’intero pianeta.
Visto questo clima di incertezza che ancora perdura, in Italia ancora non sono state definite le date delle elezioni amministrative, regionali e dei referendum in programma. L’unica certezza è quella delle elezioni suppletive per il collegio di Roma-Centro alla Camera.
In Europa tutti i fari sono puntati sulle elezioni presidenziali in Francia, ma particolarmente delicato sarà anche il voto in Ungheria dove il primo ministro Viktor Orban non sarebbe più sicuro di ottenere un nuovo mandato.
Negli Stati Uniti invece il 2022 sarà l’anno delle Midterm Election, le elezioni di metà mandato dove si rinnova parte del Congresso che saranno il primo banco di prova per il presidente Joe Biden. Grande attesa anche per il voto in Brasile, dove l’ex presidente Lula per i sondaggi sarebbe in netto vantaggio rispetto a Jair Bolsonaro.
Le elezioni 2022 in Italia
In Italia il primo appuntamento elettorale del 2022 si terrà a Roma dove, in data domenica 16 gennaio, si terranno le elezioni suppletive per il collegio alla Camera del Centro. Un voto questo che si è reso necessario dopo l’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco della Capitale.
Pochi giorni dopo arriverà il momento dell’elezione del Presidente della Repubblica, che sarà votato dal Parlamento in seduta riunita con l’aggiunta dei delegati regionali. Le operazioni potrebbero durare anche più di un giorno visto che, se nelle prime tre tornate nessun candidato dovesse ottenere i due terzi dei voti, dalla quarta in poi dove basterà invece una maggioranza assoluta si andrà avanti a oltranza.
In primavera Covid permettendo ci dovrebbe essere una sorta di election day, con le elezioni amministrative accorpate ai referendum che al momento sono al vaglio della Consulta: giustizia, eutanasia, droghe leggere e caccia.
Nella tornata 2022 delle amministrative in totale si voterà in ventitre i capoluoghi di provincia, con gli appuntamenti più attesi che sono quelli di Genova, Palermo, Catanzaro, L’Aquila, Verona, Parma e Padova.
Se come negli ultimi due anni il Covid non dovesse permettere di far votare in primavera, allora ci potrebbe essere uno slittamento all’autunno quando sono in programma le elezioni regionali in Sicilia.
Le elezioni nel mondo
In Europa l’appuntamento più atteso del 2022 è senza dubbio quello del 10 aprile in Francia, giorno in cui si terranno le elezioni presidenziali che vedranno ancora in campo Emmanuel Macron.
Nello scontato ballottaggio del 24 aprile con il presidente uscente, per i sondaggi sarebbero tre i candidati in lizza e tutti di centrodestra: la solita Marine Le Pen, la repubblicana Valérie Pécresse e il giornalista Éric Zemmour, autentica mina vagante di queste elezioni in Francia.
In primavera si terranno anche le elezioni parlamentari in Ungheria. Viktor Orban alla guida del paese magiaro dal 2010 cercherà un nuovo mandato ma le opposizioni, mettendo insieme una coalizione extra large, puntano al colpaccio con Peter Marky-Zai che è stato scelto come candidato tramite le primarie.
Sempre in Europa delle crisi politiche hanno determinato un voto anticipato in Austria e Portogallo, con gli altri appuntamenti elettorali nel Vecchio Continente che saranno quelli in programma in Svezia e Slovenia.
Negli altri continenti grande attesa per le Midterm Election che si terranno a novembre negli Stati Uniti. Visti i recenti sondaggi horror per Joe Biden, i Democratici sarebbero a rischio di perdere il controllo del Congresso che sarà rinnovato per la sua metà.
In autunno un altro appuntamento molto delicato è quello delle elezioni generali in Brasile: dopo che sono cadute le accuse nei suoi confronti, sarà Lula a sfidare Jair Bolsonaro con i sondaggi che sono tutti per il leader del Partito dei Lavoratori.
Sempre in Sudamerica a fine maggio anche la Colombia sarà chiamata a eleggere il suo nuovo presidente, mentre nel resto del mondo le elezioni interesseranno anche l’Australia e la Corea del Sud.
Infine c’è il capitolo Libia: le elezioni che erano in programma per il 25 dicembre 2021 sono state ancora una volta annullate, con il 2022 che si spera possa essere l’anno buono per il voto nel tormentato paese africano.
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